Ognissanti: cardinale Bagnasco, come i Santi vivere la libertà dei figli di Dio
Il mondo di oggi “è ben lontano da questa visione ampia e profonda dei Santi che hanno
costruito una società migliore perché hanno vissuto la libertà dei figli di Dio”.
Così il presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Genova, cardinale
Angelo Bagnasco, all’omelia per la celebrazione della festa di Ognissanti pronunciata
questa mattina nella cattedrale della città. “Noi invece, ci crediamo spesso liberi,
ma siamo sottomessi a tante cose”, ha aggiunto il porporato, citando come esempio
San Benedetto, padre del monachesimo occidentale, che “con i suoi monasteri sparsi
in tutta Europa è stato l’antesignano della civiltà dei Comuni, di quelle forme di
aggregazione umana e sociale che nella vita monastica hanno individuato una società
che si sarebbe affermata fino a oggi”. In queste comunità, in particolare, ci si sente
parte di qualcosa, “di un popolo, per cui è bello lavorare, sacrificarsi, donare se
stessi, senza sentirci annullati da nulla e da nessuno”. Oggi, invece, anziché seguire
questo esempio, ci allontaniamo sempre di più dalla “convinzione di essere fratelli
e non solo vicini di casa, non solo dei simili, ma figli dello stesso Padre”. Soltanto
se recupereremo questa visione, potremo costruire una società e un mondo migliore;
altrimenti siamo solo “una moltitudine, un agglomerato di individui, anziché creare
una comunione”. (R.B.)