Il Papa al Verano: guardiamo al tramonto della vita con speranza. Preghiera per gli
immigrati morti nel deserto e in mare
Guardare al “tramonto” della propria vita “con speranza”: è l'esortazione lanciata
dal Papa durante la Messa celebrata al Verano nel giorno di Tutti i Santi. Papa Francesco
è tornato nel Cimitero monumentale di Roma rinnovando una tradizione seguita da Giovanni
Paolo II fino al 1 novembre 1993. Dal Papa anche una preghiera per gli immigrati morti
nel deserto o in mare. Il servizio di Alessandro Guarasci:
Già in mattinata,
tra quanti venivano al Verano per trovare i propri cari e nel vicino quartiere di
San Lorenzo, si percepiva la particolarità di questo momento. E molti ricordano quel
primo novembre del 1993, quando Giovanni Paolo II per l’ultima volta venne per celebrare
Messa nello storico cimitero romano, un luogo che non è solo un camposanto ma che
racchiude parte della storia di Roma. Papa Francesco è stato accolto da due ali di
folla, il piazzale principale del cimitero era pieno di fedeli, e proprio lì, dopo
la benedizione delle tombe, ha fermato il suo pensiero su tutti quegli immigrati morti
nel tentativo di guadagnare una vita migliore:
“Anche vorrei pregare in
modo speciale per questi fratelli e sorelle nostri che in questi giorni sono morti
mentre cercavano una liberazione, una vita più degna. Noi abbiamo visto le fotografie,
la crudeltà del deserto, abbiamo visto il mare dove tanti sono affogati. Preghiamo
per loro”.
E una preghiera anche per quelli che si sono salvati, ora “ammucchiati”
nei tanti posti di accoglienza, sperando che siano velocizzate “le pratiche legali”
affinché abbiano condizioni più comode.Poco prima ripercorrendo il tema dei
fedeli defunti, il Pontefice aveva detto che“oggi è un giorno di speranza”,
perché “i nostri fratelli e sorelle sono alla presenza di Dio. Anche noi saremo lì,
per pura grazia del Signore, se noi cammineremo sulla strada di Gesù”. “La speranza
è un po’ come il lievito, che ti fa allargare l’anima; ci sono momenti difficili nella
vita, ma con la speranza l’anima va avanti e guarda a ciò che ci aspetta”. D’altronde,
ha ricordato il Santo Padre “i primi cristiani dipingevano la speranza con
un’ancora, come se la vita fosse l’ancora gettata nella riva del Cielo, e tutti noi
incamminati verso quella riva, aggrappati alla corda dell’ancora”. Poi Papa Francesco
ha elevato lo sguardo verso il cielo, un cielo di inizio novembre, dolce nei colori
rossastri:
"In questo pre-tramonto d’oggi, ognuno di noi può pensare al
tramonto della sua vita: 'Come sarà il mio tramonto?'. Tutti noi avremo un tramonto,
tutti! Lo guardo con speranza? Lo guardo con quella gioia di essere accolto dal Signore?
Questo è un pensiero cristiano, che ci dà pace".