2013-11-01 17:05:46

Il Papa al Verano: guardiamo al tramonto della vita con speranza. Preghiera per gli immigrati morti nel deserto e in mare


Guardare al “tramonto” della propria vita “con speranza”: è l'esortazione lanciata dal Papa durante la Messa celebrata al Verano nel giorno di Tutti i Santi. Papa Francesco è tornato nel Cimitero monumentale di Roma rinnovando una tradizione seguita da Giovanni Paolo II fino al 1 novembre 1993. Dal Papa anche una preghiera per gli immigrati morti nel deserto o in mare. Il servizio di Alessandro Guarasci: RealAudioMP3

Già in mattinata, tra quanti venivano al Verano per trovare i propri cari e nel vicino quartiere di San Lorenzo, si percepiva la particolarità di questo momento. E molti ricordano quel primo novembre del 1993, quando Giovanni Paolo II per l’ultima volta venne per celebrare Messa nello storico cimitero romano, un luogo che non è solo un camposanto ma che racchiude parte della storia di Roma. Papa Francesco è stato accolto da due ali di folla, il piazzale principale del cimitero era pieno di fedeli, e proprio lì, dopo la benedizione delle tombe, ha fermato il suo pensiero su tutti quegli immigrati morti nel tentativo di guadagnare una vita migliore:

“Anche vorrei pregare in modo speciale per questi fratelli e sorelle nostri che in questi giorni sono morti mentre cercavano una liberazione, una vita più degna. Noi abbiamo visto le fotografie, la crudeltà del deserto, abbiamo visto il mare dove tanti sono affogati. Preghiamo per loro”.

E una preghiera anche per quelli che si sono salvati, ora “ammucchiati” nei tanti posti di accoglienza, sperando che siano velocizzate “le pratiche legali” affinché abbiano condizioni più comode. Poco prima ripercorrendo il tema dei fedeli defunti, il Pontefice aveva detto che “oggi è un giorno di speranza”, perché “i nostri fratelli e sorelle sono alla presenza di Dio. Anche noi saremo lì, per pura grazia del Signore, se noi cammineremo sulla strada di Gesù”. “La speranza è un po’ come il lievito, che ti fa allargare l’anima; ci sono momenti difficili nella vita, ma con la speranza l’anima va avanti e guarda a ciò che ci aspetta”. D’altronde, ha ricordato il Santo Padre i primi cristiani dipingevano la speranza con un’ancora, come se la vita fosse l’ancora gettata nella riva del Cielo, e tutti noi incamminati verso quella riva, aggrappati alla corda dell’ancora”. Poi Papa Francesco ha elevato lo sguardo verso il cielo, un cielo di inizio novembre, dolce nei colori rossastri:

"In questo pre-tramonto d’oggi, ognuno di noi può pensare al tramonto della sua vita: 'Come sarà il mio tramonto?'. Tutti noi avremo un tramonto, tutti! Lo guardo con speranza? Lo guardo con quella gioia di essere accolto dal Signore? Questo è un pensiero cristiano, che ci dà pace".







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