2013-11-01 11:00:55

Conclusa la visita dell’arcivescovo Becciu in Kuwait per la nuova nunziatura apostolica


Si è conclusa ieri la visita di tre giorni in Kuwait del sostituto della Segreteria di Stato, mons. Angelo Becciu, che ha partecipato all’inaugurazione della nuova sede della nunziatura apostolica nella Penisola Araba. Il presule, accompagnato nel suo viaggio da mons. Alberto Perlasca, alla cerimonia dei giorni scorsi alla presenza del corpo diplomatico, del clero locale, dei rappresentanti delle altre Chiese e denominazioni cristiane nel Paese, nonché delle autorità religiose, ha ricordato le parole di Papa Francesco al corpo diplomatico: “Non si possono vivere veri legami con Dio ignorando gli altri”. Mons. Becciu, riferisce L’Osservatore Romano, ha quindi auspicato che “la presenza dei molti cristiani nella regione e gli sforzi della nunziatura apostolica possano contribuire a un’autentica esperienza di dialogo e cooperazione, nel mutuo rispetto e amicizia, verso la meta desiderata di una coesistenza pacifica che dia gloria a Dio e incrementi la buona volontà tra i popoli”. In Kuwait vivono circa 350mila cattolici e il Paese ha relazioni con la Santa Sede da ben 45 anni: un rapporto di dialogo culturale e interreligioso che si augura venga proseguito anche il rappresentante della autorità locali, Sceicco Khaled Al Ahmad al Khaled Al Sabah. Durante il viaggio, mons. Becciu ha incontrato il nunzio apostolico del Kuwait, mons. Peter Rajic, e i due vicari della Penisola Araba, mons. Camillo Ballin dell’Arabia del nord e mons. Paul Hinder dell’Arabia del sud, giunti rispettivamente dal Bahrein e dagli Emirati Arabi Uniti. Il presule ha pure visitato la Carmel School delle Apostolic Carmel Sisters, dove studiano 2700 bambini figli di emigrati indiani, e la alla Gran Moschea di Kuwait City. (R.B.)







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