Conclusa la visita dell’arcivescovo Becciu in Kuwait per la nuova nunziatura apostolica
Si è conclusa ieri la visita di tre giorni in Kuwait del sostituto della Segreteria
di Stato, mons. Angelo Becciu, che ha partecipato all’inaugurazione della nuova sede
della nunziatura apostolica nella Penisola Araba. Il presule, accompagnato nel suo
viaggio da mons. Alberto Perlasca, alla cerimonia dei giorni scorsi alla presenza
del corpo diplomatico, del clero locale, dei rappresentanti delle altre Chiese e denominazioni
cristiane nel Paese, nonché delle autorità religiose, ha ricordato le parole di Papa
Francesco al corpo diplomatico: “Non si possono vivere veri legami con Dio ignorando
gli altri”. Mons. Becciu, riferisce L’Osservatore Romano, ha quindi auspicato che
“la presenza dei molti cristiani nella regione e gli sforzi della nunziatura apostolica
possano contribuire a un’autentica esperienza di dialogo e cooperazione, nel mutuo
rispetto e amicizia, verso la meta desiderata di una coesistenza pacifica che dia
gloria a Dio e incrementi la buona volontà tra i popoli”. In Kuwait vivono circa 350mila
cattolici e il Paese ha relazioni con la Santa Sede da ben 45 anni: un rapporto di
dialogo culturale e interreligioso che si augura venga proseguito anche il rappresentante
della autorità locali, Sceicco Khaled Al Ahmad al Khaled Al Sabah. Durante il viaggio,
mons. Becciu ha incontrato il nunzio apostolico del Kuwait, mons. Peter Rajic, e i
due vicari della Penisola Araba, mons. Camillo Ballin dell’Arabia del nord e mons.
Paul Hinder dell’Arabia del sud, giunti rispettivamente dal Bahrein e dagli Emirati
Arabi Uniti. Il presule ha pure visitato la Carmel School delle Apostolic Carmel Sisters,
dove studiano 2700 bambini figli di emigrati indiani, e la alla Gran Moschea di Kuwait
City. (R.B.)