2013-11-01 10:17:43

A Rimini, la Conferenza animatori di Rinnovamento nello Spirito Santo. Intervista con Salvatore Martinez


Al via a Rimini la 37ma Conferenza nazionale animatori sul tema: “Tutti siano una cosa sola perché il mondo creda” - Comunione e Nuova Evangelizzazione, organizzata dal Rinnovamento nello Spirito Santo. Al presidente nazionale Salvatore Martinez, la relazione programmatica dell’evento. Federico Piana l’ha intervistato:RealAudioMP3

R. – Cinquemila animatori e responsabili, in rappresentanza dei 1900 gruppi e comunità del Rinnovamento nello Spirito, si ritrovano per riflettere attorno ad un tema, che quest’anno è il binomio “comunione" ed "evangelizzazione”. Pertanto si guarda alla vita del movimento e, soprattutto, in questo caso, parlando del tema della comunione, a tutte quelle che sono le relazioni che si vivono, anche a livello ecclesiale. Poi si comprende anche quali siano sostanzialmente le prospettive che si vivono in questo nostro tempo, sotto il pontificato di Papa Francesco, interrogandosi all’insegna della spiritualità propria del movimento. La nostra è una spiritualità missionaria, evangelizzatrice.

D. – Andiamo al cuore del tema di questa Conferenza, che è “Tutti siano una cosa sola perché il mondo creda”. Un tema ardimentoso, direi...

R. – Direi di sì. Credo che sia davvero la sfida più grande che la Chiesa ha da 2000 anni. Dovremmo potere riconiugare il verbo di Gesù e dire: “Tutti siamo una cosa sola”. Perché questo amore da duemila anni ancora commuove, stupisce, converte, ma nonostante questo si fa fatica – lo vediamo ogni giorno – a rimanere uniti nelle famiglie, nella società, nella Chiesa. Questo è un concetto caro anche a Papa Francesco, che parlando proprio dello Spirito Santo ci dice che, se da una parte lui suscita la diversità, le differenze, poi è lui stesso a creare l’armonia nella Chiesa. Riaffermare il bisogno della comunione, dell’unità non è mai scontato, perché l’amore scade ogni giorno e ha bisogno di essere rinnovato, ma l’amore è credibile nella misura in cui unisce, affratella, riconcilia. E nel tempo della crisi, credo che la soluzione più immediata, la più vera, la più efficace sia quella di ritrovare ciò che unisce, ed insieme, anche con umiltà, provare a ricostruire ciò che è devastato o, come nel caso del tema della nostra Conferenza, a rendere ragione di questa fede in Gesù e, quindi, ad evangelizzare.

D. – Come si fa ad essere tutti una cosa sola, in questo momento anche un po’ di confusione all’interno di alcuni gruppi, di alcune situazioni?

R. – L’uomo teme la diversità, ha il complesso di vedere tutto all’insegna di se stesso: vede, riflette la propria immagine come dinanzi ad uno specchio. Ed è questa la grande sfida: vedere invece nell’altro ciò che completa il mio essere uomo; per un credente, vedere nell’altro ciò che autentica la mia fede; vedere nell’altro, nel prossimo, ciò che la rende vera. E pertanto è un esodo da sé continuo, la comunione.







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