Siria: teso incontro tra il mediatore internazionale Bhahimi ed il presidente Assad
Siria. Prosegue non senza difficoltà la missione diplomatica a Damasco del mediatore
internazionale, Lakdar Brahimi. Il mediatore di Onu e Lega Araba ieri ha dovuto fare
i conti con le dichiarazioni del presidente Assad, che accusa l’occidente di sostenere
i ribelli, definiti terroristi, e rifiuta le ingerenze straniere nella questione siriana
in vista della conferenza di pace “Ginevra 2”. Intanto sul terreno è sempre violenza.
Il servizio di Marina Calculli:
E’ stato un
colloquio breve e tra i due è noto che non corra buon sangue. Il presidente Bashar
al-Assad è stato perentorio: “la conferenza di pace Ginevra 2, dovrà avere l’unico
fine di trovare una soluzione alla crisi ma nessuna ingerenza straniera sarà ammessa”.
E sull’ipotesi di una sua dimissione, il raìs è tornato a ribadire che “solo il popolo
attraverso le urne potrà decidere se il presidente deve restare o deve andare”. Assad
d’altra parte ha già annunciato la sua ricandidatura alle elezioni presidenziali del
2014. Sulla conferenza di pace, prevista per la fine di novembre, incombono già cattivi
auspici. Ieri Lakhdar Brahimi si è espresso contro le ostilità dell’Arabia Saudita
alla conferenza di pace, augurandosi che Riyad infine parteciperà. Intanto nella periferia
di Damasco continuano gli scontri. L’aviazione ha bombardato un sobborgo della capitale,
provocando anche vittime civili e nella zona di Mouadamiyat al-Cham 800 persone sono
state evacuate.