Sarà presto Beato mons. Antonio Durcovici, martire sotto il regime comunista romeno
Papa Francesco ha ricevuto il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione
delle Cause dei Santi, autorizzando il dicastero a promulgare i Decreti riguardanti
il riconoscimento del martirio di un vescovo e le virtù eroiche di tre religiose.
Ce ne parla Sergio Centofanti:
La Chiesa avrà presto un nuovo Beato:
si tratta del vescovo di Iasi, in Romania, mons. Antonio Durcovici, ucciso in odio
alla Fede nel 1951 durante il regime comunista rumeno. Il presule aveva già passato
due anni in un lager della Moldavia durante la prima guerra mondiale, in quanto originario
dell’Austria. Durante gli anni della dura persecuzione anticristiana in Romania, noncurante
dei pericoli e delle minacce del regime, prese a visitare le parrocchie della sua
Diocesi annunciando a tutti il Vangelo dell’amore e della libertà in Cristo. Arrestato
nel 1949, fu rinchiuso nel carcere di Sighet, il più duro del Paese, dove morì nel
1951 a 63 anni. Delle sue sofferenze nel carcere non resta nulla: il regime ha voluto
cancellare ogni memoria come per tanti altri martiri di questa Chiesa del silenzio.
La
Chiesa ha poi tre nuove Venerabili, Serve di Dio di cui sono state riconosciute le
virtù eroiche. La prima è Onoria Nagle, detta "Nano," religiosa irlandese del 1700,
fondatrice della Congregazione delle Suore della Presentazione della Beata Vergine
Maria, impegnata nell’assistenza e istruzione dei poveri e dei giovani.
C’è
poi Celestina Bòttego, fondatrice della Società Missionaria di Maria; nata a Glendale
(Ohio, Stati Uniti d'America) nel 1895 e morta a San Lazzaro di Parma nel 1980; non
voleva fondare alcuna congregazione perché si riteneva “più adatta a guastare le opere
di Dio che a farle” e lei voleva fare solo “gli interessi di Gesù”. Ma Dio ha disposto
diversamente: così ha potuto dedicare tutta la sua vita agli ultimi, ex carcerati,
nomadi e diseredati.
Infine, diventa Venerabile anche Olga della Madre di
Dio, suora professa della Congregazione delle Figlie della Chiesa, nata in provincia
di Vicenza nel 1910 e morta a Mestre nel 1943. Visse in particolare l’ideale mistico
contemplativo dell’adorazione eucaristica e del servizio apostolico in parrocchia.
Di lei si dice che non fece nulla di straordinario, ma che visse il quotidiano con
fede profonda e amore autentico.