Il ministro Saccomanni alle Casse di risparmio: ripresa possibile ma no conflittualità
Il presidente Napolitano rimarca l’apporto delle banche alla ripresa. Ieri, in un
messaggio per la Giornata mondiale del credito, il capo dello Stato ha detto che "serve
rafforzare le azioni di sostegno all'economia, in uno sforzo generale al quale non
può mancare l'apporto del sistema bancario e finanziario". Per il ministro dell’Economia,
Saccomanni, l’Italia ha le carte in regola per agganciare la ripresa, ma serve stabilità.
Il servizio di Alessandro Guarasci:
La ripresa
sarà graduale. Nel 2014, dice il ministro Fabrizio Saccomanni, il Pil salirà dell’1,1%
e nel 2017 anche del 2%. Inoltre, il sistema bancario è solido, perché non ha usufruito
di aiuti da parte dello Stato e della Ue. Insomma, è possibile fare bene, sottolinea
il ministro:
"L’Italia ha le carte in regola per agganciare questa fase
di impresa e trarne a pieno i vantaggi in termini di crescita e di occupazione. Dobbiamo
tutti fare in modo che questa opportunità non vada perduta in un clima di perdurante
instabilità politica".
Poi Saccomanni difende l’impianto della Legge di
stabilità, che prevede sgravi per 16.5 miliardi in tre anni. Una manovra prudente,
visto che deve combinare rigore e sviluppo. Sulla necessità di continuare con le riforme
avviate negli ultimi due anni concorda il governatore di Bankitalia Ignazio Visco.
E il risparmio è uno snodo cruciale:
"Le banche italiane risentono di una
crisi finanziaria e macroeconomica di cui non sono responsabili; soffrono però anche
di ritardi e negligenze nell’adeguare operatività, efficienza, qualità dei servizi
offerti ed assetti organizzativi all’evoluzione dei mercati".
Il presidente
dell’Abi, Antonio Patuelli, fa notare comunque che le banche hanno fatto la loro parte
per la ripresa. Difende le casse di risparmio Giuseppe Guzzetti, a capo dell’associazione
che le raggruppa: sono soggetti sani che stanno sostenendo lo sviluppo.