Myanmar. Minoranze etniche a convegno: una strategia comune in vista di un accordo
di pace
E’ iniziata martedì scorso nello Stato Kachin, nel Nord del Myanmar, una sessione
di colloqui fra i rappresentanti da 19 gruppi etnici minoritari birmani che mira a
elaborare una posizione e una strategia comune, in vista di un possibile accordo di
pace, da siglare con il governo del Paese. Come appreso dall'agenzia Fides, l’obiettivo
è porre fine a decenni di conflitto armato e restituire una situazione di pace sociale
al Myanmar, travagliato dai conflitti civili. L’incontro è propedeutico ad una conferenza
che si terrà il 3 e 4 novembre a Myitkyina, capitale dello Stato Kachin, che vedrà
la partecipazione di osservatori internazionali come l’inviato speciale delle Nazioni
Unite, Vijay Nambiar. Fra i principali gruppi etnici riuniti martedì, vi sono i Kachin,
i Karen e gli oltre a membri di altri gruppi minori come Karenni, Chin, Mon, Rakhine,
Wa, Pa-O, Palaung. I gruppi propongono un cessate-il-fuoco a livello nazionale, in
preparazione alla conferenza di Myitkyina e a un successivo incontro con i negoziatori
del governo, da tenersi nella capitale del Paese, Naypyidaw. Come riferito a Fides,
le Chiese e le organizzazioni della società civile in tutto il Paese hanno accolto
con favore la conferenza dei gruppi etnici come un passo “per la creazione di stabilità
e pace in Myanmar” e “per costruire una nazione che rispetta uno standard di diritti
umani e di democrazia”. La Chiesa cattolica, in particolare ha sempre ribadito che
“la pace con le minoranze etniche” è una priorità per la nazione ed è il presupposto
per costruire una nazione realmente libera, che garantisca benessere e sviluppo a
tutti i cittadini. (R.P.)Ultimo aggiornamento: 31 ottobre