Standard Ethichs eleva rating del Vaticano: passi rilevanti in fatto di trasparenza
finanziaria
Standard Ethics, agenzia di rating indipendente, ha reso noto di aver elevato lo Standard
Ethics Rating (Ser) attribuito allo Stato della Città del Vaticano a “EE” dal precedente
“EE-” (che dal 12 luglio scorso aveva un “outlook positivo”). “Nel corso di questi
mesi, Standard Ethics – riferisce un comunicato dell’agenzia - ha rilevato un ridimensionamento
della distanza tra lo Stato della Città del Vaticano e le richieste internazionali
in fatto di trasparenza e di rendicontazione delle proprie finanze e delle proprie
istituzioni finanziarie, ed una fattiva collaborazione per la ‘crescita della Comunità
internazionale’”.
“In particolare – prosegue il comunicato - appaiono rilevanti
i passi effettuati contro il rischio di riciclaggio, illecito finanziario e finanziamento
del terrorismo, soprattutto grazie al graduale adeguamento alle indicazioni del Financial
Action Task Force – Groupe d’action financière (FATF – GAFI) ed alle raccomandazioni
della Divisione Moneyval del Consiglio d’Europa (processo necessario per accedere
alla c.d. “white list” dell’Ocse)”.
“Il passo di governance più significativo
dello Stato della Città del Vaticano – afferma l’agenzia - è individuato nella recente
Legge N. XVIII dell’8 ottobre 2013 approvata dalla Pontificia Commissione per lo Stato
della Città del Vaticano, avente per oggetto un organico e ‘stabile’ intervento legislativo
in materia di trasparenza, vigilanza ed informazione finanziaria. Si tratta di un
provvedimento che porta a conclusione un percorso avviato alcuni anni fa con la costituzione
dell’Autorità d’Informazione Finanziaria (AIF)”.
“Ulteriori di elementi di
trasparenza – riferisce ancora il comunicato - sono la pubblicazione del ‘Rapporto
Annuale sulle attività di informazione finanziaria e di vigilanza per la prevenzione
e il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Anno I-2012’ dell’AIF
e la pubblicazione (in data 1 ottobre) sul sito dell’Istituto per le Opere Religiose
(IOR) dell’annual report secondo principi contabili internazionali. Si tratta, nel
complesso, di azioni che rafforzano il tentativo di creare un sistema di controlli
‘efficace e sostenibile nel lungo periodo’”.
Il miglioramento del rating porta
il Vaticano a uscire dal gruppo di Paesi in cui figurano, tra gli altri, anche Brasile
e Polonia, e ad entrare nel gruppo in cui sono presenti anche Giappone e Italia.