2013-10-28 12:07:40

Siria. Mediazione per la salvezza dei civili a Sadad: la Chiesa siro-ortodossa in prima linea


Uno sforzo di mediazione, sostenuto da una preghiera incessante: cosi la Chiesa siro-ortodossa in Siria si è coinvolta per la salvezza dei civili cristiani intrappolati nella città di Sadad, sulla strada fra Damasco e Homs. Nei giorni scorsi la città è stata attaccata da truppe islamiste e il metropolita Silwanos Boutros Alnemeh, titolare dell'arcidiocesi siro-ortodossa di Homs e Hama, aveva lanciato un accorato appello per creare un “corridoio umanitario”che consentisse l’evacuazione dei civili. Ora, come appreso da Fides, il patriarcato siro-ortodosso ha lanciato una catena di preghiera incessante, in tutte le chiese di Damasco e della regione. Accanto alla preghiera, i rappresentanti del Patriarcato hanno messo in atto un tentativo di mediazione fra le parti in lotta, che mira alla salvezza di 1.500 civili, in maggioranza cristiani siro-ortodossi, fra i quali donne, bambini e anziani, che tuttora si trovano a Sadad. Ieri davanti alla cattedrale siro-ortodossa di San Giorgio a Damasco, i fedeli si sono riuniti a pregare e a manifestare, in solidarietà con la popolazione di Sadad e con quella di Homs, ricordando tutti i sequestrati tuttora tenuti in ostaggio dai gruppi armati. Mons. Matteo Khoury, vescovo del patriarcato siro-ortodosso di Damasco, in una dichiarazione inviata a Fides ribadisce “l’urgenza della preghiera incessante” e manda un messaggio a tutte le nazioni “perché aiutino la Siria a combattere l’estremismo religioso e il terrorismo”. Il vescovo, chiedendo “la fine dello spargimento di sangue” nel Paese, nota che “autentici musulmani e leader religiosi islamici hanno espresso vicinanza ai cristiani di Sadad, che hanno subìto cinque giorni di barbaro terrore dopo le incursioni di estremisti armati”. Il patriarcato si rivolge, in particolare, alle organizzazioni internazionali che promuovono i diritti umani, invocando “un impegno per salvare Sadad”. Tra i fedeli di Damasco, padre Gabriel Daoud, sacerdote siro-ortodosso, nota: “Oggi vi sono troppi gruppi terroristi che hanno l’’unico obiettivo di portare morte e distruzione in Siria. Non solo: stanno cercando di distruggere i tesori archeologici e i monumenti della millenaria storia della Siria”. L'antica città di Sadad si trova nella catena montuosa di Qalamoon. Gruppi islamisti armati sono entrati di sorpresa in città all'alba del 21 ottobre, occupandola e prendendo in ostaggio oltre 1.500 civili. Lo sforzo di mediazione per salvare i civili non ha ancora avuto successo. (R.P.)







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