Scandalo intercettazioni Nsa: 46 milioni di controlli anche in Italia. Cauti gli 007
Si allarga a macchia d'olio e si complica sempre più lo scandalo delle intercettazioni
della statunitense National Security Agency. In un mese, tra dicembre 2012 e gennaio
di quest’anno, secondo il sito Usa, Cryptome, avrebbe “spiato” quasi 125 miliardi
di telefonate nel mondo, di cui 46 milioni anche in Italia. Gli 007 italiani gettano
acqua sul fuoco anche se non tutti in Parlamento sono d’accordo. Intanto per la rilevanza
mediatica la Questura di Roma ha rafforzato la vigilanza delle sedi diplomatiche e
ambasciate specie quelle americane. Il servizio di Gabriella Ceraso
I numeri
del grande occhio dello spionaggio che rivela Cryptome , antesignano di wikileaks
sono impressionanti: 22 e 13 miliardi di dati raccolti nelle aree più calde e a rischio,
come Afghanistan e Pakistan, 340milioni di comunicazioni tracciate in Germania la
più ascoltata d’ Europa , oltre 70milioni in Francia, 60 in Spagna e 46 in un mese
in Italia. Berlino resta sul piede di guerra ,come la Spagna che esige spiegazioni
convocando l’ambasciatore Usa, il premier britannico Cameron non esclude la possibilita'
di un intervento sui giornali che gestiscono in modo irresponsabile informazioni delicate,
mentre in Italia gli 007 frenano. Attenzione a non confondere, dicono, spionaggio
col monitoraggio, previsto dagli accordi con gli Stati Uniti, e in cui l’approfondimento
scatterebbe solo in caso dell'uso di parole sospette. Ma non basta: Sel e Grillini
chiedono al premier Letta di riferire alle Camere e il Pdl con Alfano dice "violare
in continuazione la riservatezza a fini di sicurezza e' l'anticamera del nuovo
totalitarismo". E questa sera si fa sentire nuovamente anche la Casa Bianca che ribadisce
la piena fiducia nei vertici dellla sua Agenzia ma ammette anche che le procedure
per la raccolta delle informazioni vanno riviste entro il 2014 per equilibrare la
sicurezza nazionale con l'esigenza della difesa della privacy.