Legge di stabilità: al via le audizioni in Parlamento
In un clima politico tornato incerto, la legge di stabilità è da ieri al giudizio
delle parti sociali e delle istituzioni. Sono infatti iniziate ieri in commissione
bilancio del Senato le audizioni per raccogliere contributi sul provvedimento che,
per stessa volontà del governo, è aperto a modifiche. Al centro soprattutto cuneo
fiscale e tassazione per la casa. Il servizio di Giampiero Guadagni: . La legge di
stabilità approdata in Parlamento rischia di diventare il terreno di scontro politico
tra chi, trasversalmente agli schieramenti, vuole continuare con le larghe intese
e chi vuole chiudere questa stagione. Per fare il punto della situazione oggi vertice
a Palazzo Chigi. Per il premier Letta, il vicepremier Alfano e i ministri dell'Economia
Saccomanni e dei Rapporti col Parlamento Franceschini spetta al Parlamento, ferma
restando l'entità delle risorse a disposizione, definire la platea dei destinatari
nell'intervento sul cuneo fiscale per rendere più incisivi gli effetti del provvedimento.
L'incontro si è svolto subito prima dell’avvio delle audizioni di parti sociali e
istituzioni. I sindacati sono pronti allo sciopero a livello territoriale, pronti
a cancellarlo se ci saranno maggiori risorse per il taglio delle tasse sul lavoro.
In questo d’accordo con Confindustria, contraria all'ipotesi di tasse patrimoniali.
Anche per il Cnel le misure di politica fiscale a favore di lavoratori e imprese sono
ancora largamente insufficienti. L'Abi chiede taglio della spesa e dismissioni. Mentre
per le associazioni dei costruttori l'introduzione del Trise, la nuova tassa sugli
immobili, comporta un aumento per l’abitazione principale del 72%.