Il Papa al Centro Televisivo Vaticano: siate una squadra che diffonde la speranza
e il profumo del Vangelo
Una “squadra” chiamata a servire il Papa e la Chiesa con uno “stile” particolare,
da cui tutto deve dipendere: dalle scelte editoriali ai palinsesti. È così che Papa
Francesco vede il lavoro del Ctv, il Centro Televisivo Vaticano, i cui dipendenti
con le loro famiglie sono stati ricevuti ieri mattina in udienza in occasione dei
30 anni di fondazione dell’organismo. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Sull’autostrada
globale della comunicazione, da 30 anni il Ctv occupa una corsia preferenziale, e
la percorre a velocità sostenuta al ritmo incalzante delle innovazioni tecnologiche,
ciascuna traguardo e sfida insieme. Ma tutto con un preciso orientamento, ha ricordato
Papa Francesco davanti alle circa 150 persone che lo hanno ascoltato in Sala Clementina,
ovvero servire con la diffusione delle immagini televisive del Pontificato la causa
del Vangelo:
“Siate professionisti al servizio della Chiesa.
Il vostro lavoro è di grande qualità, e così dev’essere per il compito che vi è assegnato.
Ma la professionalità per voi sia sempre servizio alla Chiesa, in tutto: nelle riprese,
nella regia, nelle scelte editoriali, nell’amministrazione… Tutto può essere fatto
con uno stile, una prospettiva che è quella ecclesiale, quella della Santa Sede. È
necessario che la comunicazione del Ctv sappia effondere negli spettatori, nei fedeli
e nei 'distanti', il profumo e la speranza del Vangelo”.
Nato 30 anni fa
per intuizione e volontà di Giovanni Paolo II, il Centro Televisivo Vaticano ha come
rotta e missione – ha affermato Papa Francesco – di “mantenere saldamente la prospettiva
evangelica” in un settore, quello mediatico, in cui tale prospettiva è sconosciuta
o ignorata. E per riuscirvi, è necessario un gruppo unito e responsabile:
“Giocate
come squadra. L’efficacia della pastorale della comunicazione è possibile creando
legami, facendo convergere attorno a progetti condivisi una serie di soggetti; una
‘unione di intenti e di forze’. Sappiamo che questo non è facile, ma se vi aiutate
insieme a fare squadra tutto diventa più leggero e, soprattutto, anche lo stile del
vostro lavoro sarà una testimonianza di comunione”.
Nel ringraziare i membri
del Ctv non solo, ha detto, “per la professionalità oggi riconosciuta in tutto il
mondo, ma soprattutto per la disponibilità e la discrezione che ogni giorno mi testimoniate
e con cui mi accompagnate”, Papa Francesco ha mostrato attenzione e delicatezza anche
per le famiglie dei dipendenti…
“…perché, come ha ricordato il direttore,
mons. Viganò, vivono l’agenda settimanale sugli impegni del Papa! È un sacrificio
non da poco, immagino, e per questo non solo vi sono grato, ma assicuro una preghiera
per tutti voi, in particolare per i vostri bambini. Il Papa non vuole ingombrare la
vita di famiglia, eh? Ma vi ringrazio della pazienza”.
L’ultimo saluto,
il Papa lo ha rivolto “agli amici che – ha osservato – si coinvolgono a vario titolo
nella grande famiglia del Ctv”. “Da soli – ha concluso – non possiamo fare
molto, ma insieme possiamo essere al servizio di tutto il mondo, diffondendo
la verità e la bellezza del Vangelo sino ai confini della terra”.