2013-10-28 12:51:10

Il cardinale Marx: occorre approfondire la nostra identità europea


“Mi sembra giunto il momento di guardare a noi stessi e pensare a come possiamo svolgere al meglio i compiti e le richieste che ci sono state affidate”: così scrive Reinhard Marx, cardinale arcivescovo di Monaco e Frisinga e presidente della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece), nell’introduzione al Rapporto annuale della Comece, ripreso dall'agenzia Sir. È infatti “mutato in questi ultimi anni l’ambiente in cui lavoriamo”, benché “ruolo, obiettivi, missione, modo di lavorare” della Comece siano andati chiarificandosi e consolidandosi. Il cambiamento più radicale è legato alla “espansione geografica” dell’Ue che ha portato con sé anche a una “provvisoria definizione” della cornice legislativa europea. La crisi economica, secondo il cardinale, pone però la domanda se “questi Trattati siano ancora adeguati alle esigenze e garantiscano gli strumenti necessari alle istituzioni” per svolgere il proprio ruolo o se non sia necessario un ulteriore approfondimento dell’Unione. Per altro verso, scrive il presidente dell’organismo ecclesiale, il cambiamento chiede ai vescovi della Comece, che sperimentano “una doppia tensione” come “delegati delle rispettive conferenze episcopali” e “membri di un insieme europeo”, di “approfondire la nostra identità europea ancora di più e, in un cambiamento di prospettiva, sviluppare in modo coerente una visione europea”. La Comece permette “alle Conferenze episcopali in Europa di impegnarsi congiuntamente e in maniera coordinata con le istituzioni dell’Ue”, in un “rapporto positivo”, si legge nel Rapporto della Commissione dei vescovi europei. Analizzare ed elaborare informazioni sulle politiche dell’Ue “per consentire alle Conferenze episcopali di prendere parte attiva nel processo d’integrazione europea” e “prendere posizione sui temi di attualità dell’Unione” sono in sintesi i compiti della Comece. Al centro dell’attenzione le sfide sociali ed etiche interpretate sulla base della dottrina sociale cattolica. Tutto ciò si è tradotto nel 2012 in una vasta gamma di attività: gli appuntamenti delle assemblee plenarie (che hanno portato al cambio di presidente, dall’olandese Van Luyn al tedesco Marx e di segretario, dal polacco Mazurkyewicz all’irlandese Daly); le riflessioni dei quattro gruppi di lavoro su questioni sociali, migrazioni, bioetica e affari legali; i dialoghi con le istituzioni (incontri con le due presidenze del Consiglio europeo 2012, summit annuale dei capi religiosi e seminari in collaborazione con le istituzioni). Lungo anche l’elenco delle prese di posizione, dei documenti prodotti e dei contatti intrattenuti. Il rapporto è consultabile online su www.comece.eu. (R.P.)







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