Il cardinale Marx: occorre approfondire la nostra identità europea
“Mi sembra giunto il momento di guardare a noi stessi e pensare a come possiamo svolgere
al meglio i compiti e le richieste che ci sono state affidate”: così scrive Reinhard
Marx, cardinale arcivescovo di Monaco e Frisinga e presidente della Commissione degli
episcopati della Comunità europea (Comece), nell’introduzione al Rapporto annuale
della Comece, ripreso dall'agenzia Sir. È infatti “mutato in questi ultimi anni l’ambiente
in cui lavoriamo”, benché “ruolo, obiettivi, missione, modo di lavorare” della Comece
siano andati chiarificandosi e consolidandosi. Il cambiamento più radicale è legato
alla “espansione geografica” dell’Ue che ha portato con sé anche a una “provvisoria
definizione” della cornice legislativa europea. La crisi economica, secondo il cardinale,
pone però la domanda se “questi Trattati siano ancora adeguati alle esigenze e garantiscano
gli strumenti necessari alle istituzioni” per svolgere il proprio ruolo o se non sia
necessario un ulteriore approfondimento dell’Unione. Per altro verso, scrive il presidente
dell’organismo ecclesiale, il cambiamento chiede ai vescovi della Comece, che sperimentano
“una doppia tensione” come “delegati delle rispettive conferenze episcopali” e “membri
di un insieme europeo”, di “approfondire la nostra identità europea ancora di più
e, in un cambiamento di prospettiva, sviluppare in modo coerente una visione europea”.
La Comece permette “alle Conferenze episcopali in Europa di impegnarsi congiuntamente
e in maniera coordinata con le istituzioni dell’Ue”, in un “rapporto positivo”, si
legge nel Rapporto della Commissione dei vescovi europei. Analizzare ed elaborare
informazioni sulle politiche dell’Ue “per consentire alle Conferenze episcopali di
prendere parte attiva nel processo d’integrazione europea” e “prendere posizione sui
temi di attualità dell’Unione” sono in sintesi i compiti della Comece. Al centro dell’attenzione
le sfide sociali ed etiche interpretate sulla base della dottrina sociale cattolica.
Tutto ciò si è tradotto nel 2012 in una vasta gamma di attività: gli appuntamenti
delle assemblee plenarie (che hanno portato al cambio di presidente, dall’olandese
Van Luyn al tedesco Marx e di segretario, dal polacco Mazurkyewicz all’irlandese Daly);
le riflessioni dei quattro gruppi di lavoro su questioni sociali, migrazioni, bioetica
e affari legali; i dialoghi con le istituzioni (incontri con le due presidenze del
Consiglio europeo 2012, summit annuale dei capi religiosi e seminari in collaborazione
con le istituzioni). Lungo anche l’elenco delle prese di posizione, dei documenti
prodotti e dei contatti intrattenuti. Il rapporto è consultabile online su www.comece.eu.
(R.P.)