Africa occidentale: passi avanti verso l'integrazione. L'urgenza della sicurezza
La creazione di una Tariffa esterna comune (Tec) ai 15 Stati membri della Comunità
economica dell’Africa occidentale (Cedeao) come tappa decisiva verso l’integrazione
regionale: è questa la principale decisione varata nei giorni scorsi a Dakar, la termine
di un vertice straordinario dell’organismo regionale. La riunione è stata definita
“storica” dal presidente del Paese ospite, il senegalese Macky Sall. In cima all’agenda
del vertice - riferisce l'agenzia Misna - ci sono state questioni economiche e finanziarie,
che hanno portato i partecipanti a raggiungere un accordo per l’entrata in vigore,
nel 2015, di un’unica tariffa doganale per tutta la regione. “Grazie alla Tec formeremo
un blocco commerciale solido e competitivo” ha commentato il presidente ivoriano Alassane
Dramane Ouattara. La Tec era prevista dalla nascita della Cedeao, nel 1975. Per completare
il dispositivo i capi di Stato hanno approvato anche alcune misure di protezione tra
cui una tassa di aggiustamento all’esportazione, una tassa complementare di protezione
e un prelievo comunitario di integrazione. A Dakar sono state stilate alcune proposte
per accelerare il negoziato di un Accordo di partenariato economico (Ape) regionale
che regolamenterà gli scambi commerciali con l’Unione Europea (Ue). In stallo da anni,
l’Ape dovrebbe sostituire l’accordo di Cotonou, in vigore dal 2000. Sul piano monetario,
sempre in chiave di integrazione, i dirigenti della Cedeao si sono impegnati a creare
in tempi brevi una seconda zona monetaria in Africa occidentale, per integrare nell’Unione
economica e monetaria ovest-africana (Uemoa) i sette Paesi che finora non ne fanno
parte, in vista di una moneta unica comune ai 15. Oltre alle tematiche previste, il
vertice di Dakar ha dedicato molta attenzione alla questione della sicurezza. I partecipanti
hanno concordato che “è necessario mettere i nostri sforzi e i nostri mezzi in comune
per garantire una sicurezza migliore alla regione, dove i terroristi mantengono una
certa capacità di destabilizzazione”. Lo ha dichiarato il presidente del Niger, Mahamadou
Issoufou. Nella capitale senegalese i capi di Stato e di governo hanno condannato
l’ultimo attentato che ha colpito Tessalit, nel nord del Mali, sottolineando che “la
lotta per rendere sicuri i nostri Paesi non è terminata”. I Paesi membri dell’Uemoa
hanno deciso di istituire una politica comune di pace e sicurezza, senza fornire però
altre precisazioni. Oltre che dal Mali, l’altra fonte di preoccupazione è rappresentato
dalla crisi in corso in Guinea Bissau ma anche dalla pirateria marittima che si manifesta
con maggior frequenza nel Golfo di Guinea. A Dakar Cedeao, Commissione del Golfo di
Guinea e Comunità economica dell’Africa centrale (Ceac) hanno costituito un apposito
gruppo di lavoro incaricato di dare vita a una cornice giuridica efficace nella lotta
alla pirateria marittima ma anche al banditismo e al traffico di droga. (R.P.)