Datagate: stampa tedesca accusa, Obama sapeva di Merkel spiata
Si allarga lo scandalo dello spionaggio americano ai danni dei leader alleati europei.
Il giornale tedesco Bild, citando fonti dell'intelligence Usa, sostiene che anche
il presidente Obama sapeva che la Nsa (National Security Agency) stava ascoltando
le telefonate della cancelliera della Germania, Angela Merkel. Il servizio di Marco
Guerra:
Obama sapeva
fin dal 2010 che l'agenzia Nsa stava ascoltando le telefonate della cancelliera Merkel.
È quanto riferisce il giornale il Bild, all’indomani delle rivelazioni del settimanale
Spiegel sullo spionaggio perpetrato ai danni del capo del governo tedesco dal 2002
al fino a poco prima del incontro con Obama nel giugno scorso. Secondo il quotidiano,
ad informare l’inquilino della casa Bianca fu il capo stesso della National Security
Agency, Keith Alexander. Obama avrebbe smentito il tutto in un colloquio con la Merkel,
ma cresce l’imbarazzo nell’Amministrazione Usa con l’ex segretario di Stato, Hillary
Clinton, che si smarca dalla condotta dei servizi segreti, ammettendo che non è stata
ancora fatta chiarezza con gli alleati su cosa è realmente accaduto. Quello che di
sicuro emerge dalle rivelazioni della talpa Snowden è una rete di 80 punti di ascolto
per le intercettazioni in altrettanti Paesi del mondo, 19 dei quali europei. Ad ascoltare
le attività dei governi era il Special collection service (Scs), unità speciali composte
da uomini della Cia e della Nsa. I leader dell’Unione Europea, riuniti in settimana
a Bruxelles, hanno già manifestato tutto il loro dissenso, ma il governo tedesco insieme
a quello brasiliano, intendono presentare una risoluzione all’Onu per tutelare la
privacy. Intanto, secondo nuove indiscrezioni, da Washington avrebbero avvisato i
partner del Vecchio Continente circa l’uscita di nuovi files, in particolare sull’azione
congiunta contro Paesi rivali, come Iran, Siria e Russia.