2013-10-26 14:09:03

Sri Lanka. Testimonianza di un sacerdote tamil: servono riconciliazione e ricostruzione


Riconciliazione e ricostruzione: sono le due questioni centrali che lo Sri Lanka deve affrontare dopo la fine della guerra civile, ma finora sono state completamente ignorate dalle autorità, che preferisce usare i fondi arrivati dall’estero per “erigere monumenti in memoria della vittoria piuttosto che le case degli sfollati”. Questa la testimonianza rilasciata all’agenzia Fides dal sacerdote tamil Emmanuel, presidente del Global Tamil Forum, che lancia un appello ai leader religiosi affinché abbiano un “ruolo profetico” in questo senso. Tra i problemi denunciati dal sacerdote, ci sono la militarizzazione delle regioni tamil e l’atteggiamento vendicativo dell’esercito regolare, mentre è necessario aprire i cuori e le menti a valori quali la verità, la giustizia, l’amore per il prossimo e la compassione. “Timidezza e passività sono i peggiori nemici dello Sri Lanka”, ha aggiunto padre Emmanuel, che indica come modello da seguire il vescovo Lakshman Wickremesinghe, grande promotore della convivenza pacifica e impegnato nel cambiamento della società contemporanea, morto nel 1983. “Le religioni hanno il compito di proclamare la verità riguardante l’uomo, la sua dignità, i suoi diritti – ha concluso – la coesistenza pacifica tra tutti i popoli in Sri Lanka sarà possibile solo quando i leader politici, ma anche religiosi, civili e sociali, adempiranno al loro ruolo di dire la verità al potere”. (R.B.)







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