Madagascar. Concluso senza incidenti il primo turno delle presidenziali
Si è concluso nel pomeriggio di questo sabato senza episodi di violenza, il primo
turno delle elezioni presidenziali del Madagascar. Secondo quanto riferito all’agenzia
Fides da don Luca Treglia, direttore di Radio don Bosco ad Antananarivo, le elezioni
si sono svolte senza “problemi particolari”, nonostante vi siano state “alcune inefficienze,
come la mancanza di materiali elettorali in qualche seggio, o il mancato inserimento
nelle liste elettorali di alcuni elettori”, i quali, nonostante avessero avuto un
anno di tempo per registrarsi, “si sono presentati comunque ai seggi pretendendo di
votare”. “Il clima è sereno – ha sottolineato il sacerdote – la gente vuole uscire
dalla lunga crisi politica che dura da anni. Anche se una persona è stata uccisa nel
sud del Paese si pensa che si sia trattato di un regolamento di conti e non di un
fatto legato alle elezioni”. “Non abbiamo ancora i dati sull’affluenza al voto ma
si stima che almeno il 60% degli elettori abbia votato. Lo spoglio sta avvenendo lentamente,
se continua così ci vorrà tempo per sapere i risultati definitivi”, ha concluso don
Luca. Visto l’interesse della consultazione, la radio cattolica si è prodigata nell’offrire
ai propri ascoltatori una copertura continua dell’evento. “Radio don Bosco ha seguito
le elezioni con una diretta iniziata alle otto della mattina di ieri e che termina
oggi alla mezza – racconta il suo direttore – abbiamo mobilitato sei giornalisti che
andavano per i seggi di Antananarivo, più altri 23 sparsi in tutta l’isola. Abbiamo
inoltre stabilito una nostra postazione nel centro di raccolta dei dati provenienti
da tutti i seggi del Paese”. Tutta la rete delle radio cattoliche del Madagascar si
è mobilitata per seguire le elezioni trasmettendo lo stesso palinsesto di Radio don
Bosco. “La nostra radio, infatti, è stata una delle poche emittenti autorizzate dalla
Commissione Elettorale Indipendente a seguire in diretta lo svolgimento delle elezioni.
Le altre erano la Radio Nazionale e la Televisione Nazionale”. (C.S.)