2013-10-26 15:08:24

Arabia Saudita. Rinviata la protesta delle donne contro il divieto di guidare


Le donne saudite hanno rinunciato a mettersi al volante in massa, questo sabato, data simbolica scelta per la protesta nazionale contro il divieto di guida in vigore dal 1990, in seguito alle minacce delle autorità di punire chiunque avesse aderito con sanzioni molto alte: fino a cinque anni di carcere per coloro che sostenevano la manifestazione su Internet. Nonostante questo, proprio sul web, due donne – una a Riad e l’altra a Gedda – coperte da velo e occhiali scuri hanno sfidato il divieto postando le immagini sui social network. Non sono state fissate date specifiche per il proseguimento della campagna che chiede al governo ultraconservatore saudita di abolire il divieto, che è dunque diventata “aperta” come ha spiegato l’attivista Najla al-Hariri. L’Arabia Saudita è l’unico Paese al mondo in cui alle donne è impedito di guidare e in cui hanno bisogno del permesso di un tutore maschio – padre, marito o fratello a seconda dei casi – anche solo per viaggiare, lavorare e sposarsi. Il divieto di guida, tuttavia, non è contenuto in alcuna legge, ma è stato un decreto del Ministero degli interni a formalizzare quella che era già una consuetudine 23 anni fa. Nel settembre scorso, inoltre, un leader religioso locale aveva emesso una fatwa in cui sosteneva che guidare fosse pericoloso per la salute delle donne e per quella dei loro futuri figli. La protesta femminile chiede ora alle autorità di fornire “motivazioni valide e legittime” al divieto invece di fare appello alla “volontà del popolo”. (R.B.)








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