Pakistan: nei colloqui con i talebani anche i vaccini anti-poliomielite
Il ministro pachistano della Salute, Saira Afzal Tarar, ha chiesto di inserire la
questione delle vaccinazioni contro la poliomielite nell'agenda dei colloqui di pace
con i talebani. Secondo i dati divulgati, ieri dall’Oms, in occasione della “Giornata
della poliomielite”: sono 260 mila i bambini pakistani a quali il vaccino è stato
negato e che - a causa dello stop alle campagne per debellare il virus imposto dai
fondamentalisti - ora rischiano la propria salute. Cecilia Sabelli ha chiesto
al prof.Vittorio Emanuele Parsi, direttore dell’Alta Scuola di Economia
e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica di Milano, qual’è lo stato attuale
dei colloqui di pace tra il governo e i talebani:
R. – In questo
momento i colloqui non è che abbiano prodotto chissà quali risultati. Siamo in una
fase estremamente interlocutoria e soprattutto i talebani non si muovono senza destare
l’impressione di voler guadagnare tempo in realtà per poter poi arrivare eventualmente
anche a ribaltare il tavolo nel momento in cui le forze internazionali si saranno
ritirate dalla maggior parte dell’Afghanistan. Per quanto riguarda poi la specifica
questione: lì – purtroppo – quello che preoccupa è la doppiezza dell’atteggiamento
del governo pachistano. Abbiamo imparato in questi anni come le autorità pachistane
siano spesso conniventi, se non in aperta protezione nei confronti dei talebani. Questo
nonostante il fatto che nelle zone tribali, nelle province occidentali, alla frontiera
occidentale gli stessi talebani pachistani stiano costituendo un problema crescente
per il governo di Islamabad.
D. – Anche l’ex ambasciatore pachistano negli
Usa,Husain Haqqani, nel suo libro lanciato in questi giorni, ha riconosciuto
che di fatto il governo di Islamabad sostiene quegli stessi gruppi terroristici…
R.
– Riconosce quello che è noto da anni ormai, ahimè! La verità è che in quelle aree
della West Frontier, nelle province tribali, in realtà, lì non si capisce più chi
comanda: perché i talebani, protetti e alimentati dalle autorità governative e dai
servizi, di fatto ormai hanno infiltrato i servizi e anche alcune parti dei comandi
militari.
D. – E’ lecito, dunque, sperare in una revoca futura del divieto
di vaccinazione antipolio da parte dei militanti?
R. – Si deve, anche perché
non abbiamo molto di meglio da fare. Quindi quando abbiamo queste carte in mano non
possiamo che sperare, appunto, nella fortuna. Dopo di ché è assurdo che si possa pensare
che una cosa del genere possa entrare in un negoziato politico. Siamo alla follia
pura! Però purtroppo questa gente è oltre quello che considereremmo noi follia.