2013-10-25 14:34:23

Dai magistrati no agli attacchi alle sentenze e al reato di clandestinità


“Non è compito della Cassazione dare giudizi sulle leggi". Lo ha dichiarato il primo presidente della Cassazione, Giorgio Santacroce, in merito al pronunciamento della Corte sul reato di concussione. Intanto i magistrati dell’Anm si sono riuniti a congresso e hanno ribadito il no agli attacchi "scomposti" alle sentenze", delle quali si impone il rispetto. Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

E’ la lentezza il solito problema della giustizia italiana. Ad si contano circa 5 milioni e mezzo di pendenze in campo civile e quasi 3 milioni e mezzo in quello penale. Per il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri servono quindi coraggiose riforme sistematiche. E al contempo va difesa l’autonomia dei magistrati:

“Indipendenza e autonomia da una parte, imparzialità nell’esercizio della funzione dall’altra. Indipendenza e autonomia del giudice e del Pubblico ministero sono le precondizioni perché il vostro compito possa essere svolto al meglio, ma sono anche le condizioni su cui poggia l’architettura del nostro Stato di diritto”.

Dai magistrati arriva la richiesta di rivedere la legge Severino sulla corruzione, perché troppi problemi ha comportato nei primi mesi di applicazione. E’ il caso della retroattività per la condanna di Berlusconi. Ed ancora no al reato di clandestinità, definito dannoso dal presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Rodolfo Sabelli:

“Dannoso perché ingolfa gli uffici giudiziari costringendo le procure della Repubblica a iscrivere nel registro delle notizie di reato migliaia di immigrati. Dannoso, ancora, perché intralcia le indagini contro gli scafisti e gli altri responsabili del traffico di clandestini trasformando questi ultimi da testimoni a coimputati”.

Ma Sabelli dice no anche all’ingerenza della politica nelle sentenze, politica che spesso, dicono i magistrati, hanno prodotto riforme punitive.







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