2013-10-22 18:55:13

Mons. Crociata: nelle carceri condizioni al "limite della sopportazione umana"


Nelle carceri italiane troppo spesso si vive ai "limiti della sopportazione umana", mentre i detenuti non sono "persone di serie B", ma vanno aiutati nel loro percorso rieducativo, anche e soprattutto attraverso il lavoro. Con una particolare attenzione che si deve avere verso le donne, i minori, gli stranieri. Ma a fronte di tutto ciò, mancano "determinazione e progettualità per risolvere problemi". Lo ha detto mons. Mariano Crociata segretario generale della Cei, parlando al convegno nazionale dei cappellani delle carceri italiane, in corso a Sacrofano, vicino a Roma. Da troppi anni nelle carceri italiane "si vivono gravi problematiche, prima fra tutte quella del sovraffollamento, che determina condizioni di vita disagiate e spesso ai limiti della sopportazione umana", ha spiegato: "Si ha l'impressione che la questione della condizione di vita dei detenuti, oltre a quella dei progetti di recupero e di reinserimento e dei relativi investimenti, non venga mai affrontata con la necessaria determinazione e progettualità".







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