2013-10-22 17:10:19

Instabilità politica in Mozambico: gli ex ribelli denunciano l'accordo di pace del 1992


In Mozambico, un gruppo degli ex ribelli della "Renamo" hanno dichiarato la fine degli accordi di pace del 1992 in risposta all’attacco subito per mano delle truppe governative nel Centro del Paese. La reazione degli ex ribelli non si è fatta attendere: un gruppo di essi ha infatti assaltato un centro di polizia. Le violenze tra le opposte fazioni sono circoscritte al momento nella sola regione di Sofala, ma Elvira Ragosta ha chiesto al comboniano, padre Victor Hugo Garcia, che vive a Nampula, se questi scontri potrebbero compromettere la stabilità in Mozambico:RealAudioMP3

R. – Purtroppo, non si sa ancora molto, anche perché i mass media sono quasi tutti in mano al governo o all’opposizione filogovernativa. E’ arrivato anche il comunicato da parte della Renamo, dove hanno sottolineato di avere ritenuto questo inseguimento, questo attacco come se fosse la fine dell’accordo di pace firmato nel ’92 a Roma. E’ preoccupante per tutti noi, perché se questo comunicato prende piede, cominceranno – speriamo di no – ad avere dei problemi e ad avere attacchi, per quello che si sa finora.

D. – Secondo lei, questi scontri possono compromettere la stabilità del Mozambico, proprio dopo il lungo cammino di mediazione che nel ’92 ha posto fine alla guerra?

R. – Definitivamente sì, perché i miliziani della Renamo prendono troppo sul serio queste cose e l’hanno già dimostrato, a partire dal mese di marzo, quando hanno attaccato macchine per strada e hanno ucciso delle persone. In seguito, si è cercato di avere diversi momenti di dialogo fra il governo e l’opposizione della Renamo – più di 13 o 14 incontri – ma in nessuno di questi c’è stato un risultato positivo.

D. – Due anni fa, gli ex ribelli della Renamo hanno avuto una spaccatura interna: è nata una costola politica con il Movimento democratico del Mozambico. Secondo lei, le azioni di questi giorni potrebbero essere un modo per cercare audience politica, in vista delle elezioni amministrative del 20 novembre e delle elezioni politiche del prossimo anno?

R. – E’ difficile dirlo in questo momento, con questa spaccatura che ha avuto la Renamo. Quello che si presuppone è che gli scontri di ieri comprometteranno le votazioni, che avverranno il 20 novembre. Si presuppone, quindi, che non saranno elezioni facili.

D. – Nel ’92, una mediazione internazionale ha portato alla fine di una guerra durata 16 anni. Quanto resta ancora nella memoria della comunità questo grande lavoro di diplomazia, anche con l’aiuto della Comunità di Sant’Egidio, con il suo ruolo mediatore?

R. – Bisogna dire che le generazioni giovani purtroppo non sanno niente. C’è il tentativo di dimenticare, anche a livello politico, tutte queste ferite. Pochi purtroppo parlano del lavoro importantissimo che ha fatto la Chiesa e concretamente la Comunità di Sant’Egidio. I vescovi hanno scritto l’anno scorso un documento molto importante – una carta pastorale – che sottolinea ancora una volta l’importanza del dialogo e fa memoria, ricorda queste trattative di pace. I vescovi mozambicani sottolineano la grande fragilità che vive questo Paese in questo momento della sua storia.


Ultimo aggiornamento: 23 ottobre







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