2013-10-22 15:02:41

A Roma, l'assemblea dei Frati minori d'Europa


58 ministri provinciali, in rappresentanza delle Conferenze linguistiche e territoriali dell’Ufme, l’Unione dei Frati minori d’Europa, sono a Roma da domenica scorsa per partecipare all’XI Assemblea generale dell’organizzazione. Ieri mattina mons. José Rodriguez Carballo, segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, ha presieduto una concelebrazione eucaristica per i partecipanti all’incontro nelle Grotte Vaticane. Al centro della settimana di lavori, che raggruppa 45 Paesi del Vecchio Continente, la riflessione sull’Instrumentum Laboris denominato “Progetto Europa”. Sul suo significato, sentiamo fr. Carlo Serri, provinciale d’Abruzzo e presidente dell'Unione Frati minori d’Europa, al microfono di Fabio Colagrande:RealAudioMP3

R. – Vuol dire innanzitutto gettare uno sguardo alle proprie origini per comprendere la natura della fede e dell’Europa; e poi, guardare verso il futuro per vedere in qual modo si possa crescere, non soltanto nella dimensione della fede, nella dimensione religiosa, ma più generalmente in una visione di umanesimo reale che sia liberante per le persone. Non dobbiamo dimenticare che la cosiddetta “avventura francescana” è fiorita in armonia con la genesi dell’Europa. Vivente ancora San Francesco, i frati partirono dall’Italia e raggiunsero i luoghi strategici, i nodi della civiltà europea: Francia, Parigi, Colonia… E quindi, si immersero profondamente, con la loro testimonianza di fede, nei luoghi che erano fucina di cultura, di sapienza e anche di costruzione della realtà politica.

D. – Quindi, il rapporto tra i Frati minori francescani e l’Europa è un rapporto che ha radici storiche molto lontane…

R. – Radici antichissime e, a mio avviso, sempre attuali. Perché, così come l’Europa medievale era esposta al pericolo del nazionalismo, del frazionamento culturale, della contrapposizione, della dittatura dell’economia, delle banche che in quel periodo incominciavano a diffondersi dappertutto, così adesso vediamo che l’Europa è in una situazione pericolosa, a rischio… C’è qualcuno che pensa ancora all’Europa come unità culturale, quella che una volta era la Christianitas medievale. Ecco, questo oggi non c’è, perché assistiamo a una frammentazione del pensiero: non c’è più un progetto unitario che voglia interpretare la società e la civiltà. Non si può neanche parlare ingenuamente di una unità politica istituzionale, perché assistiamo ancora oggi a un diffuso euroscetticismo, per cui molti Paesi fanno riemergere l’individualismo e l’egoismo, e non vorrei che rimanesse soltanto l’Europa finanziaria, l’Europa dell’euro, l’Europa delle banche. E anche qui vediamo che la gente si sente smarrita dinanzi alle istituzioni, non si sente rappresentata da coloro che gestiscono l’amministrazione: c’è quasi una spaccatura fra il vivere delle famiglie, delle persone, e poi le grandi istituzioni europee che dovrebbero mediare ma molto spesso non raggiungono il popolo. E allora, c’è un vuoto che dobbiamo riempire, un vuoto di spirito, un vuoto di verità della persona.

D. – Tenendo presenti anche le recenti parole del Papa ad Assisi – “la pace francescana non è un sentimento sdolcinato” – quale dev’essere oggi la visione francescana del continente europeo, con tutte le sue contraddizioni e le sue difficoltà?

R. – Veda, la pace di cui parlava il Papa è la pace di Gesù Cristo è lo shalom che dice Gesù ai suoi Apostoli dopo la risurrezione mostrando le sue piaghe: vuol dire che è una pace che costa il sacrificio della propria vita. Allora, noi dobbiamo creare un’Europa solidale in cui le persone capiscano che l’unità implica il sacrificio, la rinuncia: io non posso aiutare nessuno senza rinunciare a qualcosa di mio. Quindi, si tratta di ri-tradurre il vecchio egoismo statalistico ed economico in capacità di solidarietà. Dobbiamo diventare un’unica vera casa europea. E lo saremo nel momento in cui siamo capaci di armonizzare il nostro bene con quello degli altri …

Ultimo aggiornamento: 23 ottobre







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