Scontri nel Sud Sudan i ribelli hanno attaccato 3 villaggi nello Jonglei
Tensione in tre villaggi nello Stato di Jonglei, nel Sud Sudan. 41 persone sono morte,
46 sono state ferite. In questo scenario oggi si incontrano a Juba il capo del governo
sudanese, Omar al-Bashir, e l’omologo sud sudanese Salva Kiir. Giulio Albanese:
Un gruppo
di miliziani ha lanciato ieri un attacco contro tre villaggi nell’instabile regione
di Jonglei, uccidendo 41 persone e ferendone altre 46. Lo hanno reso noto fonti ufficiali,
convinte che a compiere i raid siano stati i miliziani legati all’ex studente di teologia
David Yau Yau, che il governo di Juba ritiene essere al servizio di Khartoum. Stiamo
parlando di una zona nevralgica nelle relazioni tra Nord e Sud Sudan perché, com’è
noto, proprio qui ebbe inizio nel 1983 la seconda guerra civile che si protrasse fino
agli accordi di pace di Nairobi del gennaio 2005. La parola "Jonglei" deriva dalla
lingua dei Denka si riferisce al al "Dio Bianco" dunque agli ex colonizzatori britannici.
Qui sono evidenti gli interessi legati non solo all’approvvigionamento delle acque,
ma anche al business degli idrocarburi. Al momento, è difficile prevedere quando e
come l’etnia Denka tornerà a parlare di “cieng”, traducibile con “vivere insieme in
armonia”, e le etnie arabe di “Salām”, “la pace” agognata.