2013-10-21 15:57:25

Per un'Europa "francescana", a misura d'uomo


RealAudioMP3 "Per noi Frati Minori Francescani impegnarsi nei contronti dell'Europa significa oggi gettare uno sguardo alle nostre origini, per comprendere la natura della nostra fede e del vecchio continente, e poi guardare verso il futuro, per capire come si può crescere, non solo in una dimensione religiosa, ma più generalmente in una visione di umanesimo reale che sia liberante per le persone". Così, Fr. Carlo Serri Ofm, presidente dell'Unione Frati Minori d'Europa, spiega gli obiettivi dell'XI Assemblea Generale dell'UFME, in corso in questi giorni a Roma. "Non dobbiamo infatti dimenticare - continua il presidente dell'UFME- che l'avventura francescana è fiorita in armonia alla genesi dell'Europa. Mentre S. Francesco era ancora vivo, i frati raggiunsero i nodi della civiltà europea, Parigi, Oxford, Cambridge, Colonia. Luoghi che erano fucina di cultura e sapienza, ma anche di costruzione della realtà politica europea". Un rapporto, quello fra i frati francescani e l'Europa, che ha radici antiche ma anche attuali. "Così come l'Europa medievale era esposta al pericolo dei nazionalismi, del frazionamento culturale, della dittatura dell'economia, - spiega fr. Carlo Serri Ofm - così oggi l'Europa è caratterizzata dalla frammentazione del pensiero, dall'euroscetticismo che lascia spazio algli egoismi nazionali, e rischiamo di ritrovarci solo con un'Europa economico-finanziaria, delle banche. C'è un vuoto di spirito, un vuoto di verità che dobbiamo riempire". L'assemblea dell'UFME raduna 58 ministri provinciali delle conferenze linguistiche e territoriali dell'unione, in rappresentanza di 45 paesi del continente e di 56 Province francescane. (A cura di Fabio Colagrande)







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