Egitto: attacco a chiesa copta. I cristiani chiedono protezione al governo
Nuove violenze anticristiane in Egitto. Quattro persone, fra cui due bambine di 8
e 12 anni, sono morte e altre 18 sono rimaste ferite, domenica sera, a seguito di
un attacco a colpi di arma da fuoco davanti a una chiesa cristiano-copta alla periferia
del Cairo. Ieri le autorità egiziane hanno arrestato cinque persone, quattro delle
quali appartenenti ai Fratelli Mussulmani. Unanime la condanna del mondo politico
e religioso e della stessa Fratellanza che ha chiesto l’apertura di un'inchiesta.
dolore e sconcerto fra i cristiani, che hanno indetto nuove manifestazioni di piazza
contro la mancata protezione. Marco Guerra ha raccolto il commento di padre
Hani Bakhoum, segretario del patriarcato di Alessandria:
R. - Si sta
cercando di creare questa divisione tra cristiani e musulmani in Egitto, dimostrando
che il problema in Egitto è un problema religioso. Per dire la verità: la questione
è che tutto l’Egitto è contro il terrorismo! Anche ieri è stato fatto questo attentato
in maniera veramente orribile… Questo è un passo avanti verso un totale terrorismo:
ormai si iniziano ad attaccare apertamente le chiese. C’è il desiderio di creare una
tensione all’interno del Paese tra cristiani e musulmani. Come segretario del Patriarca
posso anche dire che il problema qua non è tra cristiani e musulmani: si tratta di
atti terroristici!
D. - Oggi la condanna è unanime. Anche i Fratelli musulmani
hanno chiesto l’apertura di un’inchiesta…
R. - Io ho ascoltato tutte queste
condanne, però io spero che questo sia anche a livello pratico nella realtà e che
nella vita quotidiana ci sia questo atteggiamento di condanna. Senz’altro noi ringraziamo
tutti quelli che hanno condannato l'attacco, però bisogna anche iniziare a fare un
lavoro sul campo: creare insieme - cristiani e musulmani - questo spirito di collaborazione,
e di pace, questi valori umani. Così allora noi condanniamo veramente questi atti.
Non bastano le parole, c’è bisogno anche di fatti.
D. - La Chiesa cattolica
copta come si pone davanti a questo difficile passaggio di transizione? State chiedendo
più protezioni?
R. - Chiedere la protezione? Io confermo che i cristiani in
Egitto sono una parte integrante del Paese: se chiedono protezione la chiedono al
governo egiziano, al ministero dell’Interno egiziano. Questo è importante! Mai i cristiani
hanno chiesto una protezione esterna: anche come Chiesa cerchiamo seriamente di collaborare
con lo Stato per creare uno spirito di collaborazione. La Chiesa cattolica pesa tanto
sulla formazione delle persone e questo è il punto importante: una formazione umana,
totale, e non solo religiosa. Perché noi crediamo che quando ci sono delle persone
ben formate, ecco allora che si può fare veramente una civiltà basata sui diritti
umani.