Scontri a Roma al corteo anti-austerità. Incappucciati lanciano bombe carta e pietre
Tensione a Roma dove oggi si è svolta la manifestazione degli antagonisti. Atti di
vandalismo e violenza sono avvenuti a causa di gruppi di incappucciati infiltratisi
nel corteo. Molte le sigle che hanno aderito alla manifestazione contro l’austerity
e la precarietà, tra le quali il momento No Tav, No Muos e quelli per la casa, i sindacati
di base. 70mila, secondo gli organizzatori, le persone scese in strada. Ascoltiamo
Francesca Sabatinelli: Si
temevano e sono arrivati, alcuni cosiddetti incappucciati, nel pomeriggio, a un paio
d’ore dalla partenza del corteo, lo hanno spezzato, creando due distinti gruppi e
dando vita ad atti di vandalismo diffuso: incendio di cassonetti, lancio di bombe
carta contro il ministero delle Infrastrutture, la sede delle Ferrovie dello Stato
e blindati della polizia. Le vetrine dell’Unicredit a Via Boncompagni sono state fracassate,
presa di mira l’ambasciata tedesca e momenti di tensione anche in prossimità della
sede di Casa Pound. La guardia di finanza è intervenuta con alcune cariche nei pressi
del ministero dell’Economia per alleggerire la pressione. Barricate sono state costruite
a Porta Pia, tappa ultima del corteo. Dopo i quattordici delle scorse ore, le forze
dell’ordine hanno proceduto ad altri 11 fermi, per gli scontri davanti al Mef. Il
corteo, dopo i momenti di tensione, si è ricomposto. Gli incidenti, secondo la polizia,
sarebbero stati creati da un centinaio di anarchici, nascosti tra la folla. A sfilare:
i movimenti per la casa e contro le grandi opere, studenti, e anche molti immigrati,
tra loro richiedenti asilo e profughi, nel ricordo della tragedia di Lampedusa. I
manifestanti chiedono risposte: sulla casa, sugli sgomberi, sul blocco degli sfratti
e soprattutto gli studenti, sul loro futuro. L’intenzione, finita la manifestazione,
è ora quella di accamparsi tutta la notte davanti al ministero dei Trasporti di Porta
Pia.