Il Papa ai “Patrons of Arts”: la Chiesa fa appello alle arti per esprimere la bellezza
della fede
Le opere dei Musei Vaticani danno testimonianza delle “aspirazioni spirituali dell’umanità”.
E’ quanto affermato da Papa Francesco nell’udienza ai “Patrons of Arts”, una comunità
internazionale di benefattori che da 30 anni sostengono economicamente progetti di
conservazione e restauro di capolavori custoditi nei Musei Vaticani. La Chiesa, ha
detto il Papa, ha sempre fatto “appello alle arti” per esprimere la bellezza della
fede. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Trent’anni di
impegno per custodire e restaurare i capolavori dei Musei Vaticani. E’ il traguardo
raggiunto dai “Patrons of Arts”, che Papa Francesco ha voluto sottolineare con un’udienza
di ringraziamento a questa importante comunità di moderni mecenati. La nascita del
sodalizio, ha osservato il Papa, “fu ispirata non solo da un lodevole senso di corresponsabilità
per l’eredità di arte sacra che la Chiesa possiede”, ma anche “dal desiderio di dare
continuità agli ideali spirituali e religiosi che portarono alla creazione delle collezioni
pontificie”:
“In ogni epoca la Chiesa ha fatto appello alle arti per dare
espressione alla bellezza della propria fede e per proclamare il messaggio evangelico
della magnificenza della creazione di Dio, della dignità dell’uomo creato a sua immagine
e somiglianza, e del potere della morte e risurrezione di Cristo di portare redenzione
e rinascita ad un mondo segnato dalla tragedia del peccato e della morte”.
I
Musei Vaticani, “con la loro unica e ricca storia – ha proseguito Papa Francesco –
offrono ad innumerevoli pellegrini e visitatori che giungono a Roma la possibilità
di incontrare questo messaggio mediante opere d’arte che danno testimonianza delle
aspirazioni spirituali dell’umanità”. E ancora “dei sublimi misteri della fede cristiana
e della ricerca di quella bellezza suprema che trova la sua origine e il suo compimento
in Dio”. Il vostro sostegno alle opere d’arte dei Musei Vaticani, è stata l’esortazione
del Papa, “possa sempre essere un segno della vostra partecipazione interiore alla
vita e alla missione della Chiesa”:
“Possa anche essere espressione della
nostra speranza nella venuta di quel Regno la cui bellezza, armonia e pace sono l’attesa
di ogni cuore umano e l’ispirazione delle più alte aspirazioni artistiche del genere
umano”.