di P. Luigi Anataloni, direttore rivista "Missioni Consolata", Segretario FESMI (Federazione
Stampa Missionaria Italiana). Per ventidue anni missionario in Kenya La missione
è testimoniare l'amore di Gesù laddove non c'è l'amore, ma c'è disumanizzazione. Il
luogo? Ovunque. Negli ultimi tempi assistiamo al fenomeno crescente della missione
Sud-Sud: indiani che vanno in Africa, africani che vanno in Mongolia, in Corea, nelle
Filippine, anche in Italia. Il missionario spesso è impotente nel risolvere i problemi,
ma il fatto stesso di essere con la gente è la cosa importante. Ci vuole un sacco
di umiltà, di pazienza e di amore per il Signore. Se parti per altre ragioni, rischi
di tornare indietro subito. Il 20 ottobre si celebra la Giornata Missionaria
Mondiale 2013. Nel Messaggio di Papa Francesco si legge: "L'Anno della fede, a cinquant’anni
dall’inizio del Concilio Vaticano II, è di stimolo perché l'intera Chiesa abbia una
rinnovata consapevolezza della sua presenza nel mondo contemporaneo, della sua missione
tra i popoli e le nazioni. La missionarietà non è solo una questione di territori
geografici, ma di popoli, di culture e di singole persone, proprio perché i 'confini'
della fede non attraversano solo luoghi e tradizioni umane, ma il cuore di ciascun
uomo e di ciascuna donna". (a cura di Antonella Palermo)