Card. Ouellet: in Sant'Hurtado "la forza profetica di Papa Francesco"
“L’opportunità di questa memoria viva del gesuita cileno ottiene potente illuminazione
alla luce dell’attuale pontificato di Papa Francesco, primo Pontefice gesuita, anche
lui del cono sudamericano, molto devoto a San Alberto Hurtado”. Lo ha detto il card.
Marc Ouellet, presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, aprendo,
presso la Pontificia Università Gregoriana, a Roma, il seminario sulla figura di san
Alberto Hurtado, a otto anni dalla sua canonizzazione avvenuta il 23 ottobre 2005
ad opera di Benedetto XVI (venne beatificato da Giovanni Paolo II il 16 ottobre 1994).
Il pastore gesuita - riferisce l'agenzia Sir - fondatore tra le altre cose, dell’Hogar
de Cristo (1944) e della rivista dei gesuiti cileni Mensaje (1951), in vita sempre
mostrò quell’opzione preferenziale per i poveri e gli emarginati che lo collocano
in una linea di continuità con l’attuale Pontefice. “Negli echi delle parole di San
Alberto Hurtado - ha infatti continuato il cardinale - risuona anche la forza profetica
di Papa Francesco che vuole dal profondo della sua anima una Chiesa povera e per i
poveri. Benvenuta, pertanto - ha detto il porporato - la memoria di san Hurtado che
non è ricordo nostalgico ma presenza viva che ci interpella e ci chiama alla conversione”.
(R.P.)