2013-10-17 08:32:48

Ue: rilanciare i negoziati con la Turchia, forse l’Albania il prossimo Paese candidato all’adesione


L’Albania potrebbe presto diventare il prossimo Paese candidato all’adesione all’Unione europea. Lo ha proposto ieri la Commissione di Bruxelles nel rapporto sull’allargamento, in cui si chiede anche di rilanciare i negoziati con la Turchia. Da Bruxelles, il servizio di Laura Serassio:RealAudioMP3

Dal 2009 l’Albania aspettava di ricevere questa risposta e finalmente ieri l’ha avuta: secondo la Commissione europea è pronta a diventare Paese candidato all’ingresso in Europa. A deciderlo, formalmente, saranno però i capi di Stato e di governo nel Vertice di dicembre. Ad incidere positivamente sulla proposta è stata la buona performance politica nel corso delle elezioni di giugno, giudicate regolari e condotte ordinatamente, e che hanno portato al potere i socialisti pro-Europa. Certo, rimane molta strada da fare prima che si possa pensare ad aprire i negoziati, soprattutto in termini di lotta contro crimine organizzato e corruzione, ma anche per quanto riguarda stato di diritto e riforme amministrative. Per la Serbia, già Paese candidato, si monitora soprattutto la relazione col Kosovo, dove il rapporto della Commissione registra progressi visibili e continui. Ma l’altro Paese, oltre a Tirana, su cui spinge Bruxelles, è la Turchia, nonostante il ricorso eccessivo alle forze dell’ordine nel corso delle contestazioni di questa primavera. Bisogna rilanciare le trattative aperte dal 2005 ma da tempo in stallo – suggerisce la Commissione, all’indirizzo dei 28 che in un Consiglio Affari generali, la prossima settimana, si troveranno sul tavolo la decisione di aprire, o meno, il capitolo riguardante la politica regionale.

La Turchia, dunque, una delle grandi protagoniste del rapporto sull’allargamento dell’Unione Europea. Un Paese ponte con l’Asia, da sempre strategico per il mantenimento degli equilibri regionali. Ma in caso di adesione, potrebbe la Turchia giocare un ruolo di mediatore rilevante per le crisi egiziana e siriana? Elvira Ragosta lo ha chiesto a Federiga Bindi, docente di Integrazione Politica Europea all’Università Tor Vergata di Roma:RealAudioMP3

R. – Sicuramente anche perché la Turchia sta giocando un ruolo fondamentale nella stabilizzazione politica della zona, ma anche per l’accoglienza dei rifugiati: sono almeno 200 mila i siriani ospitati nei campi che il Rapporto dice essere molto bene organizzati, più altri 200 mila circa non nei campi; inoltre, la Turchia negli ultimi anni è diventata sempre più un attore rilevante. Quindi è evidente che dal punto di vista politico, dal punto di vista della rilevanza dell’Unione europea nel quadro mediterraneo, a mio parere non avremmo che da guadagnare dall’entrata della Turchia.

D. – Il Rapporto da un lato evidenzia i passi in avanti fatti dal governo di Ankara; dall’altro, però, sottolinea la necessità di una maggiore democrazia reale, anche alla luce dei fatti di Gezi Park …

R. – Mi sembra che dal punto di vista dei diritti, dei “minority rights”, e via dicendo, forse è il settore nel quale la Turchia ha fatto i passi avanti più importanti: sono stati aumentati i diritti delle minoranze, la possibilità di fare attività politica nella lingua che non sia il turco … Quindi, secondo me, dal punto di vista dei diritti forse è il punto in cui è andata più avanti. Certo, c’è tanto da fare: la soglia del 10% per poter accedere in Parlamento è una delle più alte che ci sia.

D. – Uno degli aspetti sottolineati anche dalla stampa internazionale era il problema della libertà di stampa in Turchia …

R. – C’è sicuramente ancora da fare … Per la televisione c’è quest’autorità indipendente, però anche dal punto di vista dell’ingerenza dei militari rispetto ai civili che sono tornati indietro, quindi si sono rimessi nell’ombra: anche questa è una cosa importante per quanto riguarda lo sviluppo democratico. Io, francamente, credo che punti critici ce ne siano, ma quelli più importanti sono altri, tipo la questione di Cipro dalla quale non ci si muove; la questione del gas e quella con la Grecia … Mi sembra però che stiano facendo grandi passi avanti che obiettivamente non mi sarei aspettata più di tanto, perchè sicuramente la Turchia in questo momento considera meno una priorità entrare nell’Unione Europea di quanto lo considerasse prima!







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