2013-10-17 12:56:52

Asia: la piaga della schiavitù


La Thailandia è il Paese del sudest asiatico con il maggior numero di schiavi: 500mila persone, per lo più lavoratori migranti. A rivelarlo uno studio della Walk Free Foundation, organizzazione benefica internazionale, che ha stilato una classifica delle nazioni in base al numero di vittime soggette a traffico umano, lavoro forzato o debiti da saldare. In tutto il mondo vi sono circa 29,8 milioni di persone ridotte in schiavitù. L'associazione - riferisce l'agenzia AsiaNews - pone la Thailandia al 24mo posto su 162 Paesi in esame, ma la nazione emerge come centro dello sfruttamento della regione del Mekong: il numero complessivo degli schiavi è il 7mo in tutto il mondo. Le vittime sono per la maggior parte lavoratori migranti originari di Mynamar, Laos e Cambogia, mentre le donne thai sono spesso destinate ai lavori domestici o all'industria del sesso nel resto del mondo. Lo studio mostra inoltre che in Thailandia sia il traffico di adulti che di bambini è problematico, con le vittime destinate ai "mercati" di Cina, Germania, Israele, Giappone, Sudafrica e Stati Uniti. In Thailandia anche il settore della pesca dà luogo ad altre forme di schiavismo: si stima che 200mila migranti lavorino in quest'industria, la maggior parte dei quali in modo forzato. Su scala mondiale, lo studio pone la Mauritania al primo posto, con la più alta proporzione al mondo di schiavi rispetto alla sua popolazione: 150mila vittime su 3,8 milioni di abitanti. A seguire vi sono Haiti e il Pakistan. In generale, l'Asia "ospita" tre quarti degli schiavi di tutto il mondo. (R.P.)







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