2013-10-15 08:47:40

Sant'Egidio-Comunità ebraica: marcia per non dimenticare la deportazione degli ebrei romani


Una marcia per ricordare che “non c’è futuro senza memoria”. A 70 anni dalla deportazione degli ebrei romani (16 ottobre 1943-16 ottobre 2013), la Comunità di Sant’Egidio e la Comunità ebraica di Roma, come ogni anno dal 1994, fanno memoria di questo “tragico momento” della vita della città e organizzano un pellegrinaggio della memoria “perché tutti, soprattutto le giovani generazioni, non dimentichino la deportazione avvenuta durante l’occupazione nazista”. La manifestazione è indetta per domani, mercoledì 16 ottobre alle 18,45 e prevede, dopo l’intervento di mons. Matteo Zuppi, vescovo ausiliare di Roma, una marcia silenziosa da piazza S.Maria in Trastevere a Largo 16 ottobre 1943. Un cammino a ritroso lungo il percorso dei deportati che dal ghetto furono condotti al Collegio Militare a Trastevere prima di essere imprigionati nei treni con destinazione Auschwitz. Oltre mille furono gli ebrei romani presi e deportati nel campo di concentramento. Alla marcia, oltre a centinaia di giovani delle scuole romane e a immigrati, parteciperanno anche: Enzo Camerino, deportato (uno dei 16 superstiti), Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, Renzo Gattegna, presidente delle Comunità ebraiche italiane, Ignazio Marino, sindaco di Roma, Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica di Roma, Andrea Riccardi, della Comunità di Sant’Egidio. (R.P.)







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