Nicaragua: Chiesa chiede all'esercito rispetto per i civili vittime negli scontri
con gruppi armati
“Vi ricordo che i civili non sono colpevoli per il solo fatto di trovarsi in zone
frequentate da gruppi armati”. Queste le parole di mons. Carlos Herrera, vescovo di
Jinotega indirizzate all’Esercito del Nicaragua in un comunicato nel quale manifesta
preoccupazione e dolore per le vittime innocenti, in maggioranza contadini, rimaste
coinvolte nel fuoco incrociato tra soldati e gruppi armati, nelle comunità rurali
di Pantasma y Wiwilí. Secondo le autorità municipali e l’Associazione nicaraguense
per la difesa dei Diritti Umani (ANPDH) nel Nord del Paese ci sono stati combattimenti
tra truppe dell’esercito e gruppi armati con morti e feriti. Sebbene questi scontri
non siano stati confermati dalla polizia o dai militari che considerano i gruppi armati
come delinquenti comuni senza fini politici, le popolazioni della zona subiscono continue
perquisizioni, controlli, ricatti e abusi, soprattutto le donne. “Invito il governo
ad agire con saggezza e avviare un vero dialogo, per evitare violenze e morte nel
nostro Nicaragua, tanto sofferente, perché sono già troppi i morti, tanto tra i militari
che tra i guerriglieri, ma anche tra la gente povera delle campagne che soffre più
di chiunque questa situazione di instabilità sociale e di persecuzione”- afferma mons.
Herrera nel comunicato in cui ricorda che le armi non sono strumenti efficaci per
rivendicare i propri diritti. “Bisogna avvalersi delle norme civili per evitare altro
dolore alle famiglie e per fermare lo spargimento di sangue nella nostra regione”
ha detto mons. Herrera manifestando le proprie condoglianze ai famigliari delle vittime
e la propia vicinanza alle popolazioni colpite da questo conflitto. “La pace si costruisce
giorno per giorno nella ricerca dell’ordine voluto da Dio, che solo può fiorire quando
ognuno riconosce la propria responsabilità, e per prevenire i conflitti e la violenza
è assolutamente necessario che la pace venga vissuta come un valore nell’intimo di
ogni persona” ha detto mons. Herrera nel ribadire il suo invito alla pace e nel chiedere
al Signore che ponga termine alla violenza e che illumini le parti in conflitto. (A
cura di Alina Tufani)