I vescovi dell’Africa australe condannano la corruzione
“La corruzione è furto contro i poveri” ammoniscono i vescovi della South African
Catholic’s Bishop Conference, Sacbc (che riunisce i vescovi di Sudafrica, Swaziland
e Botswana), in una lettera pastorale dedicata alla piaga della corruzione. “Il denaro
che finisce nelle tasche dei corrotti avrebbe potuto essere speso per dare un’abitazione
ai senza tetto, in cure mediche per i malati e per sopperire ad altre necessità” affermano
i vescovi. “La corruzione colpisce l’intera comunità. Quando le tangenti diventano
un fatto di vita per gli impiegati pubblici, gli imprenditori o il personale ecclesiastico,
questi mettono da parte il rispetto per i loro doveri per cercare di guadagnare denaro
per se stessi” continua il documento che sottolinea come la corruzione porta al cinismo
diffuso per la mancanza di fiducia reciproca che genera nella società. I vescovi -
riporta l'agenzia Fides - ricordano che secondo le statistiche nell’Africa Australe
“circa metà dei cittadini hanno ammesso di aver pagato una tangente, in gran parte
a poliziotti e impiegati del governo”. “Questo significa che la sfida dello sradicamento
di questo male è indirizzata a tutti noi” sottolinea il documento. “Se fate esperienza
della corruzione, denunciatela” esortano quindi i vescovi “perché la corruzione vive
nel segreto e nel nascondimento”. La Sacbc infine si impegna a lanciare una campagna
informativa attraverso il proprio Justice and Peace Department per combattere questa
piaga. (R.P.)