Siria: il Consiglio nazionale di sicurezza non parteciperà alla Conferenza di pace
Ginevra 2
In Siria ieri sono stati rapiti 7 operatori della Croce Rossa, sei stranieri ed uno
di nazionalità siriana. Intanto sul fronte politico è di nuovo impasse sul Ginevra2;
e questa volta per le divisioni in seno all’opposizione siriana. Il servizio è di
Salvatore Sabatino:
Un percorso
tormentato per la Conferenza di pace Ginevra 2, che dopo essere stata annullata più
volte nei mesi scorsi, ora rischia di saltare; e non per l’intransigenza russa o americana,
ma perché il Consiglio nazionale di sicurezza, principale componente della coalizione
dell’opposizione siriana, ha fatto sapere che lascerà la coalizione stessa se questa
deciderà di partecipare al tavolo delle trattative. Tavolo che secondo l’accordo raggiunto
dal segretario di Stato americano, John Kerry, e dal ministro degli Esteri russo,
Sergej Lavrov, dovrebbe essere convocato entro metà novembre. Per la decisione definitiva,
però, bisognerà attendere la riunione che si svolgerà tra il 24 ed il 25 ottobre;
appuntamento in cui la coalizione deciderà se intervenire a Ginevra. Un’impasse politico-diplomatica
che non può che peggiorare la già drammatica situazione sul terreno. Ieri sei operatori
del Comitato della Croce rossa internazionale sono stati rapiti nel nord-ovest del
Paese insieme ad un volontario siriano della Mezzaluna Rossa. Sempre la Croce rossa
era riuscita precedentemente ad evacuare 1.500 civili, in maggioranza donne e bambini,
da Muaddamiya, un sobborgo a sud-ovest di Damasco tenuto dai ribelli e sottoposto
da mesi ai bombardamenti e a un assedio delle forze governative che ha provocato anche
la morte per fame di alcuni bambini.