Presentato il Cortile dei Gentili di Berlino. Mons. Zollitsch: "Indagine sul vescovo
di Limburg"
Esperienze di libertà, con e senza Dio. Questo il tema della tappa tedesca, Berlino
dal 26 al 28 novembre prossimo, del Cortile dei Gentili, la struttura del Pontificio
Consiglio della Cultura voluta da Benedetto XVI per il dialogo con i non credenti.
L’evento è stato presentato ieri in Sala Stampa Vaticana dal presidente della Conferenza
Episcopale Tedesca mons. Robert Zollitsch che ha anche rilasciato una dichiarazione
sul caso del vescovo di Limburg, accusato dai fedeli di spese eccessive per la costruzione
del centro diocesano. Il servizio è di Paolo Ondarza:
Dopo Parigi,
Stoccolma, Barcellona tocca ad un’altra città che si confronta con la secolarizzazione:
Berlino. Credenti e non credenti dialogheranno sul tema della libertà nella metropoli
che di libertà ha fatto esperienze particolari già prima della Caduta del Muro e della
Rivoluzione pacifica del 1989, come ricordato da mons. Robert Zollitsch:
"Es
geht um die Tiefe des ethischen Humanismus..." Il presidente dei vescovi tedeschi
ha elencato le tematiche attorno a cui si snoderà il dialogo: l’umanesimo etico, la
grandezza della fede in Dio, la libertà dell’arte e della bellezza, la grazia e la
dignità della natura umana e della devozione. Una la domanda di partenza:
"Ist
Gott Grund und Bestimmung menschlicher Freiheit oder ihr größter Feind und Gegner?..." È
Dio fondamento e destinazione della libertà dell’uomo o il suo più grande nemico e
avversario? Ovvero: la fede in Dio riduce la libertà o la rende possibile? A partire
da questa domanda si tenterà la risposta di un umanesimo etico capace di oltrepassare
i pregiudizi storici tra atei e credenti.
"Schon lange stehen sich nicht
mehr einfachhin klare Fronten von Atheisten und Glaubenden gegenüber, in deren Begegnung…" “Da
molto tempo – ha detto mons. Zollitsch - atei e credenti non si trovano più su fronti
contrapposti. Ora si tratta di cessare di raccontare falsità gli uni sugli altri,
di comprendere meglio le vite degli altri, i gesti e la realizzazione delle loro libertà”.
A La Charitè, uno degli ospedali più famosi in Europa si affronterà il rapporto
scienza-etica. Anche qui una domanda: l’uomo è creatura creativa di Dio o designer
di se stesso? Quindi il rapporto fede-arte, religione sul palcoscenico: tra rispetto,
blasfemia e libertà artistica, sarà trattato nel’incontro in programma al Deutsches
Theater di Berlino. Al Bode Museum invece la suggestiva rappresentazione
del dialogo tra credenti e non attraverso due processioni di giovani che trovano un
punto di incontro. L’obbiettivo del Cortile è stato così sintetizzato da mons. Zollitsch:
"Dem „Vorhof der Völker“ geht es darum…" Il Cortile dei Gentili
vuol mostrare la ricchezza e la profondità della fede cattolica, esprimere stima per
le posizioni dei non credenti, ma anche vedere nella fede le tracce dell’incredulità.
In attesa di Berlino, come riferito da padre Laurent Mazas, già si lavora ai prossimi
Cortili: in Repubblica Ceca, a Washington nel mese di Aprile, e di nuovo a Roma dove
ci si interrogherà su solidarietà etica laica e religiosa. Interrogato sul "Cortile
dei giornalisti" a cui ha fatto seguito l’intervista concessa da Papa Francesco ad
Eugenio Scalfari, il direttore della Sala Stampa Vaticana padre Federico Lombardi
ha ribadito:
"Il senso del dialogo - come è stato riportato da Scalfari
- è approvato e quindi sostanzialmente fedele".
A conclusione della conferenza
stampa mons. Zollitsh ha rilasciato una dichiarazione in merito al caso del vescovo
di Limburg, Franz-Peter Tebartz-van Elst, accusato dai fedeli di spese eccessive.
Il presidente dei vescovi tedeschi spiega di voler far luce su questa vicenda rapidamente
e informa di aver scritto al Papa con il quale parlerà personalmente; confermata l’esistenza
di una commissione di esperti interni ed esterni, incaricata di indagare sul caso
contestato a mons. Tebartz van Elst. Al termine dei lavori, il cui inizio è previsto
questa settimana, verrà pubblicato un rapporto.