Ecuador: legalizzare l’aborto, il presidente minaccia le dimissioni. La Chiesa lo
elogia
Mons. Antonio Arregui, arcivescovo di Guayaquil e presidente della Conferenza episcopale
ecuadoriana (Cee), ha definito “pregevole” la posizione del Presidente del Paese,
Rafael Correa, di fronte alla questione di una possibile legalizzazione dell'aborto.
Correa ha infatti minacciato di dimettersi se il suo partito, "Alianza País", continuerà
a fare pressioni per approvare una riforma che legalizzi l’interruzione volontaria
della gravidanza. In una nota inviata all'agenzia Fides, mons. Arregui si dice “impressionato
dal coraggio, dalla qualità con cui il Presidente ha parlato. Penso che sia una posizione
davvero notevole”. Mons. Arregui afferma anche che la posizione della Chiesa su questo
tema è risaputa: “Crediamo che la vita umana è sacra e che non possa essere eliminata”.
Come riferisce la nota inviata a Fides, questa settimana ci sarà una dichiarazione
ufficiale della Chiesa cattolica. Rafael Correa, parlando in TV, ha stigmatizzato
in particolare i parlamentari del suo Partito che sostengono la proposta di legge
per la depenalizzazione dell'aborto, pratica che attualmente il Codice Penale vieta
severamente. Secondo quanto riferisce la stampa locale, Correa avrebbe parlato anche
di “vero tradimento e grave slealtà”, ricordando di aver sempre detto con chiarezza
di essere contrario a qualsiasi forma di legalizzazione dell'aborto. Correa si definisce
“uomo di sinistra, umanista e cattolico”. (R.P.)