Terra Santa: il 17 novembre a Nazareth conclusione dell'Anno della Fede
Saranno circa 10 mila, tra fedeli locali e pellegrini, i partecipanti alla Messa che
si celebrerà a Nazareth il 17 novembre a conclusione dell’Anno della Fede in Terra
Santa. Sede particolare dell’evento, presentato a Roma, sarà il Monte del precipizio
dove celebrò anche Benedetto XVI il 14 maggio del 2009, durante il suo pellegrinaggio
in Terra Santa. Secondo quanto riferito da Tzivi Lotan, consigliere Affari turistici
dell’ambasciata d’Israele, con questa iniziativa si “rafforza la collaborazione tra
Israele e la Chiesa cattolica e in modo particolare con quella di Terra Santa, anche
alla luce delle relazioni strette con il Patriarcato latino di Gerusalemme”. La giornata
del 17 si aprirà alle 9 del mattino, con un momento di festa animato da cori cristiani
di Terra Santa, mentre alle ore 11 il patriarca latino, mons. Fouad Twal, presiederà
la Messa, concelebrata da mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio
per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Dopo la celebrazione, riprenderà la
festa che coinvolgerà anche il centro cittadino dove diversi monumenti e santuari
resteranno aperti gratuitamente. Sono previsti anche alcuni permessi per entrare in
Israele, rilasciati a cristiani provenienti dai Territori palestinesi, e per chi volesse
“anche dal Libano, passando attraverso la Giordania”. Tra i fedeli presenti, non mancheranno
gli italiani. La conferma è venuta da mons. Mario Lusek, direttore dell’Ufficio Cei
per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, presente in conferenza stampa:
“A Nazareth ci saranno diversi gruppi tra cui quelli dell’Unitalsi, dell’Anspi, del
Centro turistico giovanile e del Centro Sportivo Italiano. Pellegrinaggi che vogliono
essere segno della vicinanza e della solidarietà della Chiesa italiana alle comunità
cristiane locali, come detto anche dal segretario generale della Cei, mons. Mariano
Crociata, in una lettera inviata al patriarca latino Fouad Twal. I pellegrinaggi delle
diocesi italiane in Terra Santa - ha ricordato mons. Lusek - hanno costellato tutto
l’Anno della fede e proseguiranno in modo costante”. (R.P.)