Un numero imprecisato di cooperanti della Croce Rossa, forse sette, è stato rapito
nel nordovest della Siria lo riferisce l'agenzia di Stato Sana, precisando che il
gruppo operava nella zona di Idlib. Alcuni uomini armati hanno aperto il fuoco contro
il convoglio della delegazione lungo la strada Sermin-Saraqib. Poi i cooperanti sono
stati preso in ostaggio. Il Consiglio nazionale di sicurezza, principale componente
della coalizione dell’opposizione siriana, ha fatto sapere che lascerà la coalizione
stessa se questa deciderà di partecipare alla Conferenza di pace sulla Siria, la cosiddetta
"Ginevra 2," che secondo l’accordo raggiunto dal segretario di Stato americano, John
Kerry, e dal ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, dovrebbe essere convocata
entro metà novembre. La decisione, secondo quanto spiegato dal presidente, George
Sabras, è motivata dal fatto che non si è visto “alcun passo in avanti, esterno o
interno, non ci sono miglioramenti nella situazione e non c’è un ambiente adeguato
per la celebrazione di Ginevra 2”. La coalizione, inoltre, deciderà se intervenire
a Ginevra nel corso di una riunione che si svolgerà tra il 24 e il 25 ottobre prossimi.
Intanto, sul terreno, la Croce Rossa locale ha comunicato di aver evacuato circa 1.500
persone – soprattutto donne e bambini – da una zona periferica di Damasco chiamata
Moadamiyet al-Sham, da mesi assediata dall’esercito. (R.B.-A.G.)