2013-10-12 13:08:17

Vescovi del Nord Africa: le preoccupazioni per il futuro della Chiesa e il dramma dell'immigrazione


L’attuale situazione delle Chiese nei Paesi del Maghreb; la discussione di un documento sulla presenza della Chiesa nella regione; il punto sul dialogo con l’Islam; il dramma delll’immigrazione e il nuovo pontificato di Papa Francesco. Sono stati questi i temi che hanno caratterizzato la riunione annuale della Conferenza episcopale regionale del Nord Africa (Cerna), riunita dal 6 al 9 ottobre a Roma. Durante i lavori presieduti dal Presidente mons. Vincent Landel, arcivescovo di Rabat, i presuli hanno condiviso le speranze e le difficoltà delle rispettive Chiese nella regione, dopo lo scoppio della Primavera araba. A preoccupare i vescovi del Nord-Africa – riporta il comunicato conclusivo - è in particolare la Libia, dove a causa della permanente insicurezza e instabilità politica, le comunità religiose, impegnate in particolare nel campo sanitario, sono state invitate dalle nuove autorità di Tripoli a lasciare il Paese. Meno allarmante la situazione in Tunisia, in cui tuttavia, a distanza di più di due anni dalla Rivoluzione dei Gelsomini, continua a regnare un clima di forte incertezza. Incertezza che si registra anche in Algeria nell’attesa delle prossime elezioni presidenziali, e in Marocco, a causa soprattutto della crisi economica, ma anche dell’emergere di un timido dibattito sulla questione della libertà di coscienza alla quale l’opinione pubblica del Paese non sembra pronta. Altro punto all’esame della riunione della Cerna la bozza di un documento sulla presenza della Chiesa nel Maghreb, una versione aggiornata di un analogo documento pubblicato nel 2000. I vescovi del Nord-Africa hanno anche incontrato il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, con il quale hanno fatto il punto sul difficile dialogo con l’Islam. Il card. Tauran ha inoltre parlato degli incontri interreligiosi “L’Immagine dell’altro”, promossi in questi mesi dal Centro internazionale per il dialogo interreligioso e culturale “Re Abdullah Bin Abdulaziz” (Kaiciid) con la partecipazione della Santa Sede. Un altro importante tema affrontato dai vescovi del Maghreb è stato infine il dramma dell’immigrazione che coinvolge in modo particolare i Paesi nord-africani. Alla luce della recente tragedia di Lampedusa, i presuli hanno sottolineato la necessità di “considerare il fenomeno migratorio nella sua globalità”, analizzandone le cause e le conseguenze, e di individuare i “mezzi adeguati per sostenere le persone migranti” tra le quali figurano anche cristiani. A conclusione dei lavori i vescovi della Cerna hanno partecipato all’Udienza generale di Papa Francesco, il cui invito ad andare verso le periferie, affermano nella nota conclusiva, è per i vescovi del Nord-Africa uno “stimolo a vivere la chiamata dell’incarnazione nell’umiltà, nel servizio e nella speranza”. (A cura di Lisa Zengarini)







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