Honduras: i vescovi invitano ad un voto libero e responsabile
A poco più di un mese dalle elezioni presidenziali, la Conferenza episcopale dell'Honduras
chiede al popolo honduregno di andare alle urne “senza pressioni o minacce, senza
vendere il proprio voto, e neanche per semplice abitudine; ma con la consapevolezza
che questo evento sarà una garanzia per la convivenza giusta, libera e promotrice
di dignità”. I vescovi cattolici, riuniti in assemblea ordinaria nella capitale, hanno
infatti presentato in un documento, inviato anche all’agenzia Fides, le loro riflessioni
in vista delle elezioni generali del 24 novembre. Nella dichiarazione ufficiale, esortano
gli elettori ad "essere vigili e pronti a rilevare e segnalare eventuali frodi o pratiche
illegali che possono alterare la trasparenza e il risultato delle elezioni". Il documento,
strutturato in 21 punti, solleva interrogativi concreti sulla realtà nazionale e sullo
svolgimento dell'evento, ma segnala anche "segni positivi" nella comunità civile:
il lavoro del Tribunale Supremo Elettorale, la maturità dei candidati, l'interesse
delle istituzioni internazionali e il protagonismo della Chiesa cattolica, presente
in ogni settore della società. I vescovi propongono un suffragio serio e consapevole,
esprimendo la fiducia della Chiesa nella popolazione libera e preparata per l'occasione.
Infine esprimono la loro fiducia nel futuro del Paese, con un primo passo verso la
riorganizzazione sociale e politica che permetta l'elaborazione di un progetto nazionale,
pluralista, giusto e responsabile, che rispetti la dignità umana e difenda i diritti
di tutti. Il testo porta la data del 9 ottobre 2013. (R.P.)