Rapporto Censis-Ucsi: la Tv mantiene il suo valore. Cresce divario giovani-anziani
Siamo entrati in una vera e propria “Era biomediatica”. Giuseppe Roma, direttore generale
del Censis, ha presentato così ieri mattina l‘11° “Rapporto sulla comunicazione -
L‘evoluzione digitale della specie” realizzato insieme con l‘Ucsi e con la collaborazione
di Rai, Mediaset, Mondadori, Telecom e la Tre. Nonostante la veloce trasformazione
delle abitudini mediatiche degli italiani, la televisione generalista mantiene un
valore stabile nel gradimento ed è saldamente al primo posto con i suoi Tg (più dell‘86,4%)
come fonte principale dell‘informazione, ha detto Roma. Il divario fra giovani e anziani
però continua a crescere in modo esponenziale. Tra i giovani la quota di utenti della
rete arriva al 90,4%, mentre è ferma al 21,1% tra gli anziani. Il 75,6% dei ragazzi
sotto i 29 anni è iscritto a Facebook, contro appena il 9,2% dei più vecchi (fra i
65 e gli 80 anni). Gli smartphone sono usati dal 66,1% dei giovani (il dato è in crescita)
ma solo dal 6,8% degli anziani. All‘opposto sono le percentuali dell‘utilizzo dei
quotidiani: per i giovani si registra solo il 22,9% contro il 52,3% degli ultra sessantacinquenni.
(R.P.)