Festival Dottrina Sociale. Mons. Vincenzi: al centro la ricchezza delle differenze
Presentato a Roma, il Festival della Dottrina Sociale in programma a Verona dal 21
al 24 novembre. L’evento, giunto alla terza edizione, verrà inaugurato dal cardinale
Oscar Rodriguez Maradiaga ed è incentrato quest’anno sul tema “Meno diseguaglianze.
Più differenze”. Proprio sulla scelta di questo tema, Alessandro Gisotti ha
raccolto la riflessione di mons. Adriano Vincenzi, presidente della Fondazione
Toniolo, ente promotore del Festival:
R. – Oggi, il
rischio è quello di partecipare a riti di massa. Noi riteniamo invece che l’esperienza
cristiana, in forza della sottolineatura della dignità di ogni persona, evidenzi anche
la differenza, la differenza percepita come ricchezza. L’eguaglianza è stata vista
come "egualitarismo" e quindi non si parla più di merito, di diversità, di talenti.
Oggi, sembra invece che per rispondere ai numerosissimi bisogni noi dobbiamo andare
a cercare le differenze che diventano veramente una ricchezza.
D. – Come si
articolerà per grandi linee il Festival? Quali saranno i momenti salienti?
R.
– Il Festival ha due momenti importanti. Il primo è all’interno di una fiera – "Job
Orienta" – dove noi presenteremo degli stand con degli imprenditori che fanno
vedere ai ragazzi come hanno lavorato e mostrano i prodotti del loro lavoro. Quindi,
una capacità di intraprendere tenendo fede e rispettando la dimensione etica. I ragazzi
vedono come si lavora e come si è lavorato bene. Il secondo aspetto importante è la
parte più attinente al convegno dove vengono trattati temi abbastanza diversi, ma
sempre rilevanti a livello sociale, come ad esempio la fiscalità, il modello cooperativo,
la mutualità, l’incontro con il mondo della sanità, il mondo della pubblica amministrazione
e l’ipotesi che richiede oggi davvero uno scatto di intelligenza: l’ipotesi di un
nuovo welfare.
D. – Quale contributo può dare alla Dottrina sociale della Chiesa
un Papa come Papa Francesco?
R. – Mi sembra che la Dottrina sociale ce l’abbia
dentro. Quando si muove, quando parla si sintonizza con le persone ancor prima dei
contenuti. La Dottrina sociale fondamentalmente è il sintonizzarsi con le persone
per cogliere il bisogno e responsabilizzarci per dare una risposta. Papa Francesco
fa questo. Lui dunque è la figura che meglio, secondo me, traduce visivamente, ancor
prima di una definizione, i concetti della Dottrina sociale, perché è l’incontro diretto
con una persona, tra l’altro, senza preamboli, premesse e condizioni. La sua diventa
quindi un’esperienza accessibile percepita come persona che siamo fortunati di conoscere.
Credo che la società cambia così, se io incontro delle persone e dico: “Sono fortunato
ad averle incontrate”. Questo per me è Papa Francesco.