Egitto: a due anni dalla strage di Maspero, i copti attendono ancora giustizia
Nel secondo anniversario della strage di Maspero, che il 9 ottobre 2011 vide 23 cristiani
copti massacrati dai reparti dell'esercito egiziano, centinaia di militanti di movimenti
e sigle legati alla comunità copta hanno organizzato al Cairo una veglia con candele
nel luogo della carneficina, nei pressi del palazzo della televisione dove due anni
fa i blindati militari travolsero i manifestanti cristiani che protestavano per le
violenze subite da parte delle bande islamiste. I partecipanti alla veglia di mercoledì
- riferisce l'agenzia Fides - esponendo le foto delle vittime di due anni fa, hanno
denunciato di nuovo l'impunità di cui hanno finora goduto i responsabili della strage,
puntando il dito contro l'ex generale Marshal Hussein Tantawi e gli alti rappresentanti
dell'esercito di allora. Dopo la veglia, i manifestanti hanno provato a raggiungere
in corteo piazza Tahrir, ma il loro tentativo è stato impedito dai reparti dell'esercito
che hanno disperso la manifestazione ricorrendo al lancio di lacrimogeni. Nel secondo
anniversario della strage, il vescovo copto ortodosso Abanub ha presieduto anche una
veglia di preghiera e riflessione in memoria delle vittime nel monastero di San Simone
il conciatore, a cui hanno preso parte diverse personalità politiche insieme ai militanti
della Unione giovanile Maspero. Anche il vescovo copto – riferiscono fonti egiziane
consultate dall'agenzia Fides – nel suo intervento ha rivolto un appello al governo
e ai militari, ribadendo che i cristiani copti non dimenticheranno “fino all'ultimo
respiro” i martiri di Maspero e continueranno a chiedere con insistenza che sia resa
loro giustizia. (R.P.)