Martedì
8 ottobre 2013 Era il 9 ottobre 1963 quando a seguito di una enorme frana
che si versò nel bacino idroelettrico artificiale del Vajont (sono stati stimati
circa 300 milioni di m³ di roccia - volume tre volte superiore al contenuto d’acqua
del bacino artificiale) provocò un’onda di piena che superò i 100 metri di altezza
e che distrusse, spazzo via letteralmente tutti gli abitati lungo le sponde del lago
nel comune di Erto e Casso, in parte (circa 25-30 milioni di m³) riversandosi nella
valle del Piave, distruggendo quasi completamente il paese di Longarone e i suoi limitrofi.
Questa è la storia del Vajont un olocausto che provocò 1917 vittime di cui oltre 800
solo bambini. A 50 anni di distanza un sopravvissuto Gianni Olivier, racconta quelle
drammatiche giornate e la ricostruzione di un paese dove oggi a distanza di 50 anni
tutto è cambiato; non il dolore le ferite della popolazione, dei superstiti, che a
distanza di mezzo secolo sono ancora tutte aperte.