Perù: detenuti marciano contro la criminalità a Chimbote, presente il vescovo
Per il vescovo di Chimbote, mons. Angel Francisco Simon Piorno, la marcia del prossimo
17 ottobre organizzata dai detenuti del carcere ‘Cambio Puente’, contro l’ondata di
omicidi che insanguina la cittadina sulla costa settentrionale del Perù, è un gesto
degno di essere imitato dalla popolazione. "E' una bella iniziativa che i detenuti
hanno promosso”, riferisce nella nota pervenuta all’agenzia Fides, mons. Piorno, al
quale i detenuti hanno chiesto di partecipare celebrando l'Eucarestia. “Vogliono lanciare
un appello a tutta la comunità civile dall’istituto di pena, perché cessino le morti
violente nella nostra città e torni un clima di pace", ha spiegato il prelato. “E’
dovere di tutti lottare, in qualche modo, contro questa ondata di crimini. Ci vuole
la volontà del popolo, che deve uscire dall’indifferenza, dinanzi a tanti atti di
violenza", ha poi ribadito, riferendosi alla popolazione rimasta invece spesso indifferente
al sacrificio di decine di innocenti, vittime della criminalità. Secondo fonti locali,
nella città di Chimbote (440 km a nord della capitale Lima, circa 1 milione di abitanti)
dall’inizio dell’anno fino a metà agosto si contavano almeno 60 morti per la violenza.
Il fenomeno è in crescita dall'anno scorso per la lotta che vede contrapporsi bande
criminali, commercianti non troppo onesti o gruppi di quartiere che vogliono il controllo
delle diverse zone. (C.S.)