Dal vertice Apec a Bali un impegno per la crescita globale
Concluso l'incontro Apec di Bali. I 21 Paesi membri hanno rilanciato l’impegno per
la crescita e per un maggiore coordinamento su produzioni, commerci e razionalizzazione
delle risorse, ma è emersa più di un'ombra sulla leadership Usa. Il servizio di Stefano
Vecchia:
L'avvio oggi e per due giorni del vertice dell'Asia Orientale
in Brunei rappresenta un seguito ideale, perché più centrato sui tempi politici e
strategici, rispetto all'incontro dell'Apec, Cooperazione economica Asia-Pacifico,
che si è concluso ieri. Nella cornice balneare e congressuale di Bali, i rappresentanti
dei 21 Paesi membri hanno rilanciato politiche macroeconomiche che possano contribuire
ad arginare il rallentamento della crescita globale e le difficoltà del commercio
nell'area Asia-Pacifico. Per farlo, il comunicato finale ha individuato tre strumenti:
coordinamento e razionalizzazione delle produzioni, graduale smantellamento delle
barriere tra i Paesi membri, impegno a proteggere risorse e produzioni alimentari
dai cambiamenti climatici.
Determinazioni fondamentali per consentire a un
raggruppamento di Stati con sistemi politico-economici e livelli di sviluppo diversificati
di superare meglio la difficile congiuntura internazionale e mantenere una crescita
prevista nell'insieme al 6,3% per l'anno in corso e portarla al 6,6% nel 2014. Indubbiamente
l'Apec, che racchiude il 54% del prodotto interno lordo mondiale, ha oggi un ruolo
centrale e, in prospettiva, crescente negli equilibri economici del pianeta. Anche
per questo, è pesata la mancata partecipazione di Barack Obama ai due giorni di vertice
che hanno concluso l'incontro annuale dell'organizzazione iniziato il 5 ottobre. Una
defezione che segue quella dello scorso anno al vertice di Vladivostok che ha segnalato
con chiarezza non solo il ruolo essenziale della politica Usa nella regione, ma anche
un indebolimento dell'immagine del Paese incapace di risolvere i problemi interni
mentre il mondo si attende da Washington un ruolo più certo e più partecipativo.