2013-10-08 12:12:30

Spagna: il 13 ottobre al via l’Incontro internazionale ebraico-cattolico a Madrid


“Le sfide per la fede nelle società contemporanee”: su questo tema si terrà a Madrid, dal 13 al 17 ottobre, la 22.ma riunione del Comitato internazionale di collegamento ebraico-cattolico. Obiettivo dell’organismo, informa una nota, è “incrementare il lavoro congiunto tra cattolici ed ebrei nell’ambito del sociale e dell’antisemitismo, con particolare attenzione per temi come la famiglia, l’educazione, i diritti umani, l’ecologia, la giustizia, la carità e la libertà religiosa”. A rappresentare la Chiesa cattolica saranno, tra gli altri, il card. Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, il card. Antonio Maria Rouco Varela, arcivescovo di Madrid, e il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, mentre per parte ebraica saranno presenti numerosi rabbini, tra cui David Rosen, consigliere del Gran Rabbinato di Israele e direttore dell'Istituto Heilbrunn per la comprensione religiosa internazionale. La seduta inaugurale dell’incontro si terrà domenica 13 ottobre, alle ore 20.30, presso l’Hotel Intercontinental della capitale spagnola, alla presenza di numerose autorità religiose, politiche e civili. Creato nel 1970, sulla scia della dichiarazione conciliare Nostra aetate, dedicata alle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane, il Comitato internazionale di collegamento ebraico-cattolico tiene incontri periodici. L’ultimo risale al marzo 2011 e si è svolto a Parigi, sul tema “Quarant’anni di dialogo: riflessioni e prospettive future”. Nella dichiarazione congiunta rilasciata al termine di quei lavori, veniva evidenziato il rapporto positivo iniziato con il Concilio Vaticano II e con la promulgazione della Nostra aetate nel 1965. I partecipanti si soffermavano, poi, sulla così detta “primavera araba”, riconoscendola segno di un’esigenza di libertà da parte delle nuovi generazioni di quelle aree. Rifiutando, inoltre, ogni atto di violenza o di terrorismo perpetrato “in nome di Dio”, il Comitato si impegnava a proseguire il lavoro per un futuro di pace nella regione del Medio Oriente, ribadendo l’importanza delle buone relazioni tra cristiani ed ebrei ad ogni livello e in ogni situazione. (A cura di Isabella Piro)







All the contents on this site are copyrighted ©.